Legnano (Milano) – Cosa fare all’interno dell’edificio che ha ospitato per anni il liceo classico cittadino, in via Verri, e che in attesa di recupero dopo anni di abbandono è destinato a diventare il Community hub per gli studenti del territorio? Saranno gli stessi giovani a dare un contributo indicando quali siano le necessità “generazionali“ e lo potranno fare attraverso un questionario pensato per raccogliere idee e proposte che diano elementi per orientare la progettazione partecipata delle attività e delle iniziative che si terranno nell’ex liceo.
Il questionario, predisposto dall’amministrazione comunale, sarà proposto a un campione di giovani (tra 14 e 28 anni) in diversi contesti, ad esempio davanti o all’interno delle scuole, durante eventi culturali, in biblioteca e nei centri di aggregazione, oratori o presso i luoghi di abituale ritrovo dei giovani sul territorio. Terminata la fase di somministrazione e compilazione dei questionari – due mesi circa – i dati saranno trattati in modalità aggregata e rappresentati graficamente per ricavare un quadro complessivo della situazione. "Il Community hub sarà uno spazio per i nostri giovani e per questo è fondamentale coinvolgerli da subito da subito nel processo che porterà a decidere attività e iniziative che vi si terranno – ha detto a proposito Ilaria Maffei, assessora alla Comunità inclusiva –. Il Community hub rappresenta un punto qualificante per il ruolo da protagonisti – e non da semplici fruitori – che ragazze e ragazzi vi giocheranno, da qui l’importanza di ascoltare dai diretti interessati i bisogni reali che esprimono. La realizzazione del Community hub nell’ex liceo di via Verri è un esempio di vera rigenerazione urbana, che coinvolge tanto l’aspetto materiale della città come le persone che la vivono". La trasformazione dell’immobile, di proprietà comunale e da anni in disuso, in Community hub è uno dei punti qualificanti della strategia di rigenerazione urbana "La scuola si fa città".
Il quadro economico prevede risorse in azioni materiali per 3 milioni 750mila euro circa e 247mila euro in azioni immateriali (coinvolgimento dei giovani, fase di ascolto, coprogettazione e conduzione di un percorso per la gestione aperto ai giovani e alle associazioni).