
L'indimenticato Luigi Caironi, scomparso nel febbraio di quest'anno
LEGNANO (Milano), 14 novembre 2017 - Un grande applauso è risuonato sabato sera in Villa Jucker, dove gli amici, i familiari e le molte autorità cittadine si sono unite per commemorare Luigi Caironi, il “Presidentissimo” della Famiglia Legnanese, scomparso a febbraio. Per ringraziare l’uomo di cui tutti hanno parole di rispetto e affetto, gli è stata intestata la “Sala delle Vetrate”, ambiente principale della sede della Fondazione e assegnata la Tessera d’oro alla sua memoria.
Ai festeggiamenti, oltre ai tantissimi soci, hanno presenziato anche i parenti: la moglie Marisa, sua compagna di vita per 70 anni, che ha ritirato la Tessera in suo nome, la nuora Emanuela Grossi ed i nipoti Luigi e Silvia, che con un’evidente emozione parlano di quel nonno così importante che c’è sempre stato nel momento del bisogno. “Il mio punto di vista è condizionato dall’affetto familiare. Per me e per mia sorella Silvia, è stata una presenza fondamentale, più di un nonno. Quando è morto nostro papà, lui è divenuto la nostra figura paterna, ci ha cresciuto per 14 anni-ha spiegato l’omonimo Luigi Caironi- Lo ricorderò sempre come una persona estremamente generosa e pratica. E’ difficile parlare di lui perché era di poche parole ma davvero concreto, quello che diceva lo metteva in pratica. Sicuramente era innamorato di questa città e ha fatto il possibile per migliorarla”.
“La sua è stata una vita dedicata prima alla Banca Legnanese e poi alla Fondazione- ha poi aggiunto l’altra nipote Silvia Caironi- E’ sempre stato un nonno bravissimo e dolcissimo, che a me e a mio fratello ha fatto da padre. Fino alla fine è stata una figura speciale anche per la sua ultima nipotina, mia figlia. Lui credeva veramente nei giovani, era un persona di grande talento e per questo voleva investire davvero sulle potenzialità delle persone. Credo che il suo impegno per le nuove generazioni nasca dalla sua esperienza personale: essendo andato in guerra a soli 19 anni , gli è stata preclusa la possibilità di studiare, e per questo penso che il suo fosse un modo di dare ai ragazzi quell’ opportunità che a lui è mancata”.
E’ infatti sotto la sua guida della Famiglia, dal 1979 al 2013, che sono stati istituiti il premio di poesia e narrativa “Giovanni da Legnano” e La Giornata dello Studente, manifestazione che ogni anno elargisce numerose borse di studio agli studenti più meritevoli del territorio. “Per me Luigi era un vulcano che non si fermava mai. La sua forza era quella di non accontentarsi ma al contrario di cercare sempre un miglioramento. Fino alla fine non ha mai smesso di collaborare e proporre nuove idee”, ha spiegato Luigi Bononi presidente della Famiglia Legnanese da tre anni. Parole di stima sono arrivate anche dai numerosi amici di Luigi. “Ha fatto cose eccezionali nel giro di 35 anni, dall’inizio alla fine. Era una persona unica nel suo genere”. – ha detto Fabrizio Rovesti, direttore del periodico della Famiglia “La Martinella”.
“E’ il nostro presidente storico, è grazie a lui se il numero di soci dell’associazione è cresciuto in maniera così esponenziale, un uomo davvero brillante” ha aggiunto Donato Marchi, Tessera d’Argento 2017 per gli organigrammi appesi in Villa Jucker. Tra i numerosi parenti e amici, hanno presenziato all’evento anche molte autorità di Legnano, tra cui il sindaco Gianbattista Fratus e il prevosto mons. Angelo Cairati. Tutti uniti per dire “grazie” a quel uomo giusto che ha dedicato la sua vita alla Famiglia ed al sociale.