Rescaldina (Milano), 6 marzo 2019 - Alla fine ha vinto il maltempo. La tradizionale fiera che si svolge il primo lunedì di marzo a Rescaldina ha fatto registrare un accesso di pubblico fra i più bassi degli ultimi anni. Colpa del maltempo che ha funestato tutta la giornata del 4 marzo, certo. Ma colpa anche probabilmente di una più radicata e profonda crisi che il mondo delle fiere commerciali di questo genere sta ormai attraversando da diverso tempo.
“Si vede che l’Amministrazione comunale non sta puntando davvero su questa iniziativa” hanno affermato alcuni ambulanti. “Io ho partecipato - ha raccontato un venditore di dolciumi -, ma soltanto perché ormai è una tradizione. Non certo per il guadagno: maltempo a parte, di solito l’afflusso di pubblico è buono ma non esaltante”. L’impressione, passeggiando fra le bancarelle allestite nel centro del paese - sempre di meno, va sottolineato -, è che si respiri un'atmosfera non più così festosa. Ma soprattutto la sensazione è che la fiera, in particolare quella del mese di marzo visto che quella che si svolge a ottobre riesce ancora a mantenere un appeal diverso, si stia ormai avviando sui binari del mercato straordinario più che di un evento davvero unico. A Rescaldina, ma non solo: anche in diversi altri paesi dell’Altomilanese le tradizionali fiere richiamano ogni anno sempre meno visitatori. E in alcuni casi anche un numero sempre decrescente di ambulanti.
Se si escludono, infatti, iniziative di grande richiamo e dalla tradizione ormai molto radicata nel territorio come Abbiategusto e la Fiera dei Morti di Legnano, nel territorio sono pochi gli appuntamenti del genere che riescono ad essere un vero punto di riferimento tanto da attirare migliaia di visitatori anche da Comuni vicini. Forse a questo punto è davvero giunto il momento per le Amministrazione comunali di tutto il territorio di ripensare in maniera costruttiva le tradizioni e rivisitare le rassegne che per decenni hanno caratterizzato la zona. Anche e soprattutto in funzione di un maggiore richiamo di pubblico. Solo così si potrà riuscire ad evitare un declino verso il quale ad oggi il mondo delle fiere di paese dell’Altomilanese sembra avviarsi sempre più velocemente.