FABRIZIO VALENTI
Cronaca

Bufera a Magenta, niente patrocinio al film sull'Aids

La scelta dell'Amministrazione di centrodestra scatena le reazioni del centrosinistra. Per il Pd il sindaco Calati "riporta la città al Medioevo"

Il sindaco di Magenta Chiara Calati

Magenta (Milano), 3 dicembre 2017 - «Un'altra giornata triste per la mia città. Il sindaco di Magenta nega il patrocinio al film "120 battiti al minuto" perché non in linea con la sua idea di famiglia. Che contrasto con il 4 maggio 2011: Stuart Milk accolto da tutta la città, sindaco in testa!».  Parole della capogruppo di Progetto Magenta Silvia Minardi che rievoca sul suo profilo facebook quanto accade ormai sette anni fa sotto l’Amministrazione di Luca Del Gobbo.

Quando, appunto, l’attuale assessore di Regione Lombardia - all’epoca primo cittadino al secondo mandato – accolse con tutti gli onori l’attivista americano impegnato nelle campagne in difesa della Comunità Lgbt e non solo. Minardi allora nella sua veste di consigliere comunale fu coinvolta nell’iniziativa che ebbe una certa eco e che vide tra i protagonisti l’associazione culturale delle Rose di Gertrude di Sergio Prato. Trascorsi sette anni, di nuovo un’Amministrazione di centrodestra alla guida della città, ma lo scenario è totalmente diverso. "Già, perché Chiara Calati ha motivato così la scelta di non concedere il patrocinio alla proiezione della pellicola che – altra nota curiosa e per certi versi grottesca - si è svolta al Cinema Teatro Nuovo, meglio conosciuto come «il cinema dell’oratorio». «Quel film non lo possiamo patrocinare – ha argomentato il primo cittadino - in quanto, esprime un modello di famiglia molto distante dal nostro». 

Alla pellicola del Nuovo ha dato invece il suo patrocinio l’Amministrazione di Corbetta a guida centrodestra con Marco Ballarini così come quella di Inveruno con Sara Bettinelli, sindaco dei ‘dem’.«Una scelta – ha detto Paolo Razzano – che riporta Magenta al Medioevo».