PAOLO GIROTTI
Cronaca

Ecco il floral decorator: "Trasformo i fiori in arte"

Il legnanese Valerio Grassi ha fatto della propria passione una vera professione

Valerio Grassi

Legnano (Milano), 3 giugno 2016 - Il floral decorator: una definizione pomposa che nasconde lavori già conosciuti e riciclati dietro la copertura di un termine anglofono? Non proprio, perché la professione abbracciata dal 28enne Valerio Grassi è una novità di questi ultimi anni che parte dalla necessaria conoscenza ed esperienza del fiorista classico per poi assumere connotati diversi. Un po’ come succede nell’arte: occhi sempre aperti, una buona base teorica e la capacità di inventare rimanendo in sintonia con il proprio tempo. Questa è la sfida che Valerio ha accettato aprendo uno studio in via Vittoria, dove non troverete fiori, vasi o piante, ma suggestioni di ogni tipo, dall’arte, appunto, al design, che costituiscono gli spunti per poi scegliere e lavorare la «materia prima».

Da dove si comincia? «Probabilmente da quando, concluse le superiori al Galilei di Legnano, mi sono accorto che la facoltà di economia non faceva per me - racconta Valerio -. Una scelta forse anche istintiva, ma inevitabile per la quale ho avuto il sostegno e la comprensione della mia famiglia». La madre di Valerio era l’indimenticata dirigente scolastica Rosemary Codazzi, ed è facile immaginare che la decisione deve aver avuto il sostegno di una buona dose di motivazione. «Ancora in bilico con l’università ho avuto modo, sotto Natale, di “arrotondare“ e fare le consegne per Todeschini a Legnano, un’istituzione tra i negozi di fiori - continua Valerio tornando indietro di nove anni -. Una cosa tira l’altra e mi hanno chiesto di fare qualcosa anche in negozio. Solo lì, scoperto il retro bottega e la lavorazione del fiore, è scattata la scintilla. Il bagaglio che strada facendo ho costruito grazie a Ivana Todeschini è per me ancora oggi fondamentale. Anche dal punto di vista umano». Intuita la passione crescente, la stessa Todeschini consiglia a Valerio la scuola nazionale Federfiori per ampliare l’orizzonte e costruire la conoscenza dettagliata di nuove tecniche. Fin qui abbiamo costruito il fiorista nella sua accezione nobile e classica. «Dopo altri mesi di lavoro, il secondo momento di svolta, quando un’amica mi chiede di partecipare a una trasferta di lavoro a Marrakech. Vado di corsa, e qui si apre un nuovo mondo, enorme e sconosciuto...». Proprio così, perché i decoratori chiamati per questo «matrimonio» sono ben 25, stipendiati per rimanere 15 giorni in Marocco: tutto per allestire tre giorni di festa dal budget illimitato. «Avevo un lavoro bellissimo, ma circoscritto: matrimoni, ma in un territorio limitato. Non avevo idea esistesse qualcosa di simile». L’evento era organizzato da un’agenzia di Londra e Valerio ci arrivava attraverso un fiorista di Venezia, di grande tradizione, con il quale collabora ancora oggi. «Londra, Parigi, Marbella, il Montenegro. in pochi mesi ho scoperto che, in realtà, il decoratore floreale gira il mondo».

Valeri a questo punto, fa il passo decisivo: «Adesso voglio qualcosa di mio, mi sono detto. Volevo una realtà che si adattasse a me e mi sono convinto a provarci: eccomi qua, con il mio nome e il mio www.valeriograssi.it dove si può vedere il mio lavoro». Lavoro che è fatto oggi di grandi e piccoli impegni, perché ogni momento ha bisogno di un tocco di originalità: «Ogni cliente è un’esperienza unica: il mio compito è tradurre l’input che mi viene dato in sensazioni visive e olfattive legate a luoghi o suggestioni. L’obiettivo? Sempre quello di emozionare il cliente»