
La Franco Tosi
Legnano (Milano), 21 febbraio 2015 - Si vende senza bunker, e quindi il timore è che si svenda. Nei prossimi giorni sarà pubblicato il bando per la fase dei rilanci per l'acquisizione della Franco Tosi Meccanica, ma intanto l'aspetto più importante è già praticamente ufficiale: chi acquisterà la fabbrica di turbine potrà fare a meno del bunker, ovvero della sezione nella quale vengono testati i rotori e di cui esistono pochi esemplari del genere in tutta Italia. In sostanza, se la comunicazione inviata dal commissario straordinario Andrea Lolli alle tre società che fino ad oggi hanno mostrato interesse per l'ingresso in Tosi rispecchiasse la realtà, sarebbe possibile rinunciare a fare turbine. Quindi sarebbe possibile vendere pezzi di una fabbrica che ormai, senza la produzione delle turbine, non sarebbe più la Franco Tosi Meccanica di Legnano.
Un colpo notevole alle fondamenta dell'impresa stessa, come se non bastasse la richiesta di ammissione all'interno dei creditori del ministero dell'Economia e delle Finanze che appesantisce il carico debitorio. Nell'udienza del 4 marzo, infatti, il tribunale deciderà se accogliere le domande tardive dei creditori e fra questi ci sono anche i 20 milioni di euro che il Ministero ha erogato un anno fa alla Franco Tosi Meccanica per fare in modo che il commissario straordinario Andrea Lolli potesse gestirla per i mesi necessari a traghettare la fabbrica verso una nuova proprietà. E che, peraltro, sono ormai praticamente finiti. Se la domanda fosse ammessa, la prossima proprietà di Tosi dovrebbe teoricamente accollarsi anche quei venti milioni di debito.
di Cristiana Mariani