Gabana pronta all’assalto. Aperta la spiaggia sulle sponde del Ticino: "Nonostante l’allarme"

Abbiategrasso, rientra nelle zone soggette a limitazioni per la peste suina ma veniva comunque utilizzata, così sono stati attivati i servizi comunali .

Gabana pronta all’assalto. Aperta la spiaggia sulle sponde del Ticino: "Nonostante l’allarme"

Abbiategrasso, rientra nelle zone soggette a limitazioni per la peste suina ma veniva comunque utilizzata, così sono stati attivati i servizi comunali .

La Gabana è una delle spiagge più frequentate nel tratto milanese del Ticino che oggi verranno prese d’assalto da gruppi armati di carbonella, costine, salamelle e giochi per i bambini in occasione di Ferragosto. Assieme a quelle di Turbigo, all’altezza del ponte stradale-ferroviario che raggiunge la sponda piemontese, di Castelletto di Cuggiono, di Boffalora (a ridosso della statale Padana Superiore), e di Motta Visconti. L’erba è stata tagliata di recente. L’acqua è limpida e in questi giorni il livello è basso. In tanti, anche i bambini, si immergono. Diversi gli ombrelloni che vengono piazzati proprio a ridosso del fiume. La "spiaggia" abbiatense è presidiata da una struttura di proprietà comunale, un bar con tavolini, e servizi pubblici. Da alcuni anni è gestita, al pari della vicina colonia Enrichetta, dalla cooperativa Unica onlus. Quest’anno il Comune ha concesso l’apertura solo da poco. "Ci sono delle limitazioni per la peste suina in tutta quest’area. Si pensava quindi di non favorire le presenze – dice il gestore – ma visto che la gente arrivava lo stesso e che per i propri bisogni di appartava nei boschi, si è deciso di attivare comunque il servizio".

Nonostante qualche lattina sparsa nell’erba e i resti delle grigliate l’area non è degradata. "Dovrebbero passare più spesso a svuotare i cassonetti. La gente lascia i rifiuti fuori da questi quando li trova già colmi". Negli anni sono diminuite le presenze degli abbiatensi e sono aumentate quelle degli immigrati, soprattutto dei paesi del Sud America. "Ma bisogna non dare le colpe a loro. Pensi – dice ancora il gestore – che le quattro panchine messe su una parte di sponda sono state sistemate e dipinte da un cittadino di origine polacca che lavora alla Malpensa e passa molto del suo tempo libero proprio qui alla Gabana". "E non penso proprio che quei pochi atti vandalici commessi nel parco, tavoli bruciati o danneggiati da chi ha voluto accendere un fuoco sul tavolo stesso, siano stati fatti dalle persone che vengono qui a trascorrere delle ore cercando un pochino di refrigerio". Per la carbonella che resta dai fuochi accesi per i barbeque una soluzione ci sarebbe: "Servirebbero dei contenitori in ferro, da svuotare periodicamente" osserva il gestore.

Giovanni Chiodini