PAOLO GIROTTI
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Cosa Fare

Arte nelle lunette di Cracco in Galleria: si accendono le animazioni di Gaia Alari

Dall’1 aprile il locale dello chef in centro a Milano ospiterà per un mese tre video dell'artista che nel 2024 si è meritata la copertina del New York Time Magazine

L'artista Gaia Alari

L'artista Gaia Alari

Milano - Dopo l’animazione e la copertina del New York Times Magazine, passando per quella realizzata e utilizzata dai Coldplay nel video del loro singolo FeelsLikeI’mFallingInLove, la creatività di Gaia Alari, artista bergamasca d’origine e milanese d’adozione, fa tappa in galleria Vittorio Emanuele.

C’è il suo lavoro, infatti, al centro della settima edizione di Galleria Cracco, il progetto di arte pubblica che dal 1° aprile al 1° maggio 2025 trova casa negli spazi delle lunette del Ristorante Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano.

Il progetto

Il progetto Galleria Cracco nasce nel 2018 da un’idea dello chef Carlo Cracco con l’agenzia Paridevitale e la curatela di Sky Arte e ha da subito avuto l’obiettivo di portare l’arte nel cuore pulsante della città: dopo le opere di Valerio Berruti, Goldschmied&Chiari, Masbedo, Giovanni Ozzola, Marinella Senatore e Patrick Tuttofuoco, le lunette ritrovano la loro vocazione espositiva dopo un anno di pausa con l’allestimento delle opere video di Gaia Alari (un progetto a cura di Annalisa Inzana e Chiara Pozzi).

Un frame di una delle tre video animazioni alla Galleria Cracco
Un frame di una delle tre video animazioni alla Galleria Cracco

L’esposizione interattiva

Gaia Alari presenta in questa occasione tre diverse video animazioni che verranno proiettate in loop per un mese: Fantasy, che dà il titolo all’intera mostra, è un’animazione tradizionale disegnata su carta, fotogramma per fotogramma, realizzata nel 2024 per il gruppo musicale Lunar Vacation; l’opera racconta lo spazio e il tempo attraverso i movimenti di un corpo sulla superficie limitata di un foglio.

La seconda animazione, invece, si intitola The Space Between ed è stata realizzata nel 2024 per il concerto del gruppo indie inglese Porridge Radio al Centre Pompidou di Parigi: disegnato su carta, come sempre fotogramma su fotogramma, il video è l'esplorazione di un movimento simile a quello delle onde, in cui una figura femminile identificata simbolicamente da una rondine, procede in un labirinto di forme mutando essa stessa. L’ultima opera esposta, infine, è Senza Titolo, un inedito realizzato appositamente per questa occasione, in cui figure di donne e sirene volanti, in una danza circolare infinita, costruiscono una riflessione sugli archetipi e i linguaggi in codice, sul modo in cui, sin da bambini, leghiamo emozioni astratte alle immagini.

Chi è l’artista

Gaia Alari (studi in medicina e avvicinatasi all’arte da autodidatta) in questi mesi sta lavorando al primo cortometraggio d’animazione “What comes at night” scritto e diretto da lei e che ha ricevuto il sostegno del CNC Centre National du Cinéma. Insegna come guest artist alla University of the Arts di Londra, alla Parsons School of Design e a Yale.