GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Ceramiche Bardelli e GranCasa: partite decisive per tentare di salvare 200 posti a rischio

In Assolombarda incontro fra sindacati e vertici di Abb

Il presidio di GranCasa a Nerviano

Il presidio di GranCasa a Nerviano

Legnano, 5 giugno 2019 - Le prossime sono ore importanti per capire l’evolversi delle numerose situazioni dove l’occupazione è fortemente a rischio. Sono più di 200 i lavoratori dell’Altomilanese interessati. A cominciare da oggi, quando in Regione Lombardia ci sarà l’incontro che conclude la procedura conseguente alla notizia di riduzione di personale a Gest Due, la parte di Grancasa che ingloba i lavoratori degli uffici amministrativi e della logistica: in questo caso si parlava di 22 esuberi che oggi potrebbero essere riconfermati oppure ritirati. Invece, per quanto riguarda gli esuberi dichiarati per i magazzini Grancasa (9 dipendenti a Legnano, 13 a Nerviano, 135 in tutta Italia) venerdì ci sarà un incontro al Ministero dello Sviluppo economico.

Incontro a cui guarda con interesse anche la politica. «Servono iniziative urgenti – hanno scritto gli onorevoli Fabrizio Cecchetti e Massimo Boniardi al ministro Di Maio – per tutelare i livelli occupazionali del Gruppo, il futuro lavorativo e reddituale dei dipendenti coinvolti e, di conseguenza, il destino delle rispettive famiglie». Mentre a livello regionale i consiglieri della Lega Nord in Commissione Lavoro hanno chiesto una audizione in Regione con i sindacati per il 10 giugno. Nel pomeriggio di oggi proseguirà invece la trattativa per gli esuberi dichiarati alla Ceramiche Bardelli di Vittuone, dove una trentina di lavoratori tra qualche mese vedranno chiudersi lo storico sito produttivo. «Per chi non verrà ricollocato chiediamo che siano garantite delle provvigioni tali da rendere il meno traumatico possibile la perdita del posto di lavoro» hanno dichiarato i sindacalisti che stanno seguendo i lavoratori.

In Assolombarda, a Milano, giovedì torneranno ad incontrersi le organizzazioni sindacali e la dirigenza di Abb. Si tratta di uno degli incontri previsti nell’ambito del periodo di trattative conseguente alla richiesta di licenziamento, avanzata la scorsa settimana dall’azienda multinazionale, di 108 lavoratori dello stabilimento di Vittuone.