ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Il carcere tra i più sovraffollati: "Urgente l’aumento di personale"

La casa circondariale di Busto Arsizio ospita oltre 400 detenuti a fronte di una capienza per 250. In Lombardia solo le strutture di Brescia e Como sono in condizioni peggiori, l’allarme dei sindacati.

Sul podio, poco onorevole, delle carceri più sovraffollate in Lombardia, la casa circondariale di Busto Arsizio, oltre 400 detenuti, a fronte di una capienza per 250: solo Brescia e Como fanno peggio. La Lombardia, con 8.733 persone detenute rispetto a una capienza regolamentare di 6.152, è la seconda regione per sovraffollamento carcerario, dietro alla Puglia.

I problemi della struttura carceraria bustese sono noti: sovraffollamento e carenza di organico nella polizia penitenziaria, che da tempo chiede interventi sollecitando le istituzioni.

Durante l’anno appena concluso non sono mancati episodi gravi come aggressioni al personale di polizia, chiamato in alcuni casi a gestire i comportamenti pericolosi e violenti dei detenuti con problemi psichiatrici che dovrebbero essere ristretti in strutture adeguate, che però non garantiscono posti a sufficienza.

Sulla situazione bustese intervengono i rappresentanti di Uilpa Polizia penitenziaria guardando al nuovo anno: "Ci auspichiamo che migliorino le condizioni lavorative – dice Paolo D’Aries, segretario territoriale di Varese Uilpa Pl – passando anche da un’organizzazione efficiente e funzionale. L’impegno del personale non mancherà ma allo stesso tempo chiediamo interventi incisivi e risolutivi".

Auspica un positivo rinnovamento Pierpaolo Giacovazzo,segretario regionale della Lombardia Uilpa polizia penitenziaria: "Purtroppo, oltre ad essere uno degli istituti penitenziari più affollati, ha una grave carenza di agenti e assistenti, sovrintendenti e ispettori".

Interviene sulla situazione bustese anche il segretario generale regionale della Lombardia Uilpa polizia penitenziaria Salvatore Maria Aloise: "C’è da riflettere soprattutto per le condizioni lavorative, i turni di servizio e i diritti soggettivi da concedere al personale. Affollamento equivale a carichi di lavoro aggravati e diritti soggettivi a rischio per il personale. Auspichiamo che l’amministrazione penitenziaria possa tenere in considerazione la situazione di Busto Arsizio per colmare le carenze e che negli istituti lombardi ci sia una considerevole assegnazione di personale che vada a colmare i vuoti creati dai pensionamenti e dai trasferimenti".