ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Il liceo Candiani va a pezzi. Gli studenti scioperano

Busto Arsizio, la protesta ieri mattina ha coinvolto duecento ragazzi "Finestre rotte, intonaco che cade e infiltrazioni: la Provincia intervenga".

Sciopero degli studenti ieri mattina al liceo artistico Candiani di Busto Arsizio, la protesta, pacifica, per sollecitare interventi necessari a risolvere i problemi presenti nell’edificio, richiesta rivolta innanzitutto alla Provincia di Varese (sua la proprietà). All’esterno della storica sede, in via Manara, hanno esposto striscioni e cartelli con fotografie che descrivevano la situazione, "Questa è la goccia che ha fatto traboccare il Candiani", in riferimento alle infiltrazioni di acqua nelle aule.

"Manifestiamo per esprimere davanti alla nostra scuola i gravi disagi e il nostro malcontento – hanno detto gli studenti prendendo la parola - i problemi persistono ormai da molto tempo, è nostro diritto richiedere una maggiore attenzione da parte della Provincia di Varese affinchè li risolva". Hanno continuato " È inaccettabile dover continuare a frequentare le lezioni in queste condizioni, senza vedere mai nessun miglioramento".

In un comunicato hanno messo in evidenza i motivi della protesta e quindi le cause dei disagi, dalle infiltrazioni costanti, con presenza di preoccupanti muffe, ai danni infrastrutturali, dai buchi nel soffitto e negli infissi, alle cadute di intonaco e muratura, dunque in generale " una struttura vecchia e gravemente usurata, potenzialmente pericolosa". La mancanza di manutenzione " è ogni giorno sotto i nostri occhi – hanno detto alcuni studenti – di recente in alcune aule l’acqua delle infiltrazioni è arrivata a raggiungere cavi esposti, prese di corrente e parti dell’impianto elettrico". Ancora nel comunicato hanno ricordato " aprendo una finestra all’ultimo piano, una sbarra di ferro si è staccata ed è caduta nel cortile interno, rischiando di colpire studenti e insegnanti che si trovavano lì in quel momento", poi ci sono classi costrette, per via di aule chiuse, a fare lezione nei corridoi.

Un altro problema riguarda le vasche di cemento per l’argilla: "Sono vecchissime, si sgretolano e perdono, rendendola inutilizzabile. All’interno si sono trovati più volte vermi, uova di insetti, muffe e licheni. Le aule di plastiche e gli ambienti dell’ ala storica in generale sono vecchi, umidi, ampiamente danneggiati, poco sicuri e non igienici".

Ieri la protesta che si è svolta in modo pacifico. "Vogliamo poter studiare in un ambiente sicuro – dicono in coro – speriamo di avere risposte al più presto". Oggi è previsto un incontro con la dirigente Maria Silanos, ieri nel pomeriggio sono arrivati i tecnici della Provincia per verificare la situazione: la manutenzione non può più attendere.