Il precedente, coltellate durante l’interrogazione

Il preside Raffaeli di Abbiategrasso gestisce casi di violenza in ambito scolastico con incontri sulla legalità per prevenire il coinvolgimento dei ragazzi nella criminalità.

Il precedente, coltellate durante l’interrogazione

Il preside Raffaeli di Abbiategrasso gestisce casi di violenza in ambito scolastico con incontri sulla legalità per prevenire il coinvolgimento dei ragazzi nella criminalità.

Tante analogie con l’altro caso che sconvolse Abbiategrasso lo scorso anno. Ben più grave il primo perché in quel caso la docente venne accoltellata da uno studente di 16 anni all’istituto Alessandrini. La mattinata di lezioni era appena cominciata quel 29 maggio e ci si avviava alle ultime interrogazioni per riparare le insufficienze. Il ragazzo 16enne era seduto in mezzo ai suoi compagni quella mattina senza dire una parola. Si era sempre mostrato come ragazzo taciturno, ma quel giorno lo era più del solito. Improvvisamente esplose con tutta la sua rabbia che covava dentro da chissà quanto tempo. Estrasse un coltello e colpì la docente. Ripetutamente e alle spalle. I Carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso intervennero immediatamente e lui si lasciò portare via. Tentato omicidio fu l’accusa. Passarono i giorni, la docente di 51 anni venne sottoposta a lunghi interventi di chirurgia plastica. Mentre il ragazzo passò dal reparto di neuropsichiatria, all’istituto minorile Beccaria di Milano, ai domiciliari per poi essere messo alla prova.

All’inizio di quest’anno la professoressa perdonò il suo allievo e i due si abbracciarono in udienza. Un gesto rivelato ai media diversi giorni dopo. La professoressa volle dargli una seconda possibilità, volle fargli capire che quello sbaglio non avrebbe mai più dovuto commetterlo. Il professor Michele Raffaeli è preside di entrambi gli istituti, Alessandrini e Lombardini di Abbiategrasso, e si è trovato a gestire nel giro di poco tempo due episodi violenti di ragazzi che aggrediscono i professori. Ha sempre detto che il suo compito e quello dei docenti è quello di fare in modo che i ragazzi non si disperdano, che rimangano a scuola e proseguano il loro corso di studi. Altrimenti, se non si raggiungerà questo obiettivo, il fallimento sarà certo. E i ragazzi verranno affidati alla criminalità, alle baby gang, allo spaccio e al consumo di droga. Il professor Raffaeli da parecchio tempo punta sugli incontri in tema di legalità, rispetto delle regole e del prossimo all’interno degli istituti scolastici. Incontri che continueranno, senza timore alcuno. G.M.