Pronti 13 milioni di euro per riqualificare il depuratore più vecchio della provincia. Inaugurato nel 1984, il Pravaccio di Varese è al centro di un intervento di revamping complessivo finanziato dall’Ato, l’Ufficio d’Ambito Territoriale Ottimale, e realizzato da Alfa, il gestore del servizio idrico integrato della provincia di Varese. Obiettivo garantire la massima qualità dell’acqua scaricata nell’Olona, scongiurando il pericolo multe per infrazione comunitaria. Il cantiere, partito a gennaio, proseguirà fino all’inizio del 2026.
Un intervento radicale che dovrà essere eseguito senza mai fermare l’impianto: si opera sezione per sezione, rispettando gli standard qualitativi dell’acqua richiesti dalla normativa. Il depuratore continuerà a servire i comuni di Varese (in parte), Induno Olona e Malnate garantendo il trattamento di circa 35mila metri cubi di acqua al giorno (attualmente ne gestisce 30mila) per un numero massimo di abitanti equivalenti pari a 110mila. Il Pravaccio diventerà il primo impianto in provincia con la tecnologia Mbr: l’utilizzo di moduli filtranti di questo tipo permetterà di non dover realizzare vasche di sedimentazione secondaria, utilizzando invece delle vasche di dimensioni più ridotte. Migliorie importanti si avranno anche nei processi di trattamento delle acque reflue. Lo smaltimento dei fanghi rappresenta un costo notevole per il gestore e i nuovi sistemi introdotti permetteranno di ridurne la quantità e al tempo stesso di abbattere notevolmente le emissioni di odori. "È un tassello importante del percorso che Alfa ha perseguito per il superamento delle infrazioni comunitarie. 21 quelle ereditate, 12 quelle già risolte", commenta il presidente Paolo Mazzucchelli.