Abbiategrasso – Posa di fototrappole e impiego massiccio di ispettori ambientali. È la ricetta di amministrazione comunale e Amaga, l’azienda cui è demandata la fase di raccolta e smaltimento dei rifiuti, per mettere un freno allo scempio creato dai rifiuti scaricati o portati accanto a cassonetti già colmi ma soprattutto nelle aree abbandonate in città e nelle periferie.
"La stragrande maggioranza dei cittadini abbiatensi attua la raccolta differenziata in maniera puntuale. Vi sono però molte altre persone, che definisco incivili, che per vari motivi abbandonano i rifiuti sul territorio. Noi – afferma il sindaco Cesare Nai – sollecitati da più parti, abbiamo messo a punto un progetto che mira a contenere questo fenomeno".
Il progetto prevede l’impiego di tre ispettori e il noleggio di fototrappole multivideo, tecnologicamente avanzate, che saranno collocate nelle adiacenze delle zone dove sovente si trovano cataste di rifiuti, al fine di individuare e multare gli autori degli scarichi illeciti. Le tre postazioni, dotate ciascuna da 9 a 12 telecamere, saranno spostate di posto ogni due mesi. La loro presenza sarà segnalata con dei cartelli. Al Comune il noleggio delle fototrappole per un periodo di 2 anni costa 40mila euro.
"È la cifra – spiega Nai – che annualmente si spende per ripulire l’area prospiciente il Ticino". "Il progetto avrà un risvolto positivo se la popolazione collaborerà – ha sottolineato il presidente di Amaga Piero Bonasegale –. I cittadini sono invitati a segnalare tempestivamente gli abbandoni, tramite l’app Riciclario oppure a mandarci una mail".