
Busto Garolfo, la macelleria Bressan ha abbassato la saracinesca dopo quarant’anni di attività. Si allunga la lista dei negozi che hanno alzato bandiera bianca. E il centro intanto si svuota. .
Busto Garolfo dice addio ad un altro negozio storico. Da qualche giorno la macelleria Bressan ha abbassato la saracinesca dopo 40 anni d’attività. Premiata nel 2019 con la targa di bottega storica, il negozio gestito da Mauro e la compagna Nella ha dato forfait. "Abbiamo troppe spese – spiega Nella - e la pressione dei grossi centri commerciali e dei supermercati di zona è ormai insostenibile. Lo facciamo con la morte nel cuore ma è una scelta obbligata".
Il negozio di via Cadorna era un punto d’incontro, non una grande vetrina come siamo oggi abituati a vedere ma un piccolo spazio dove però la qualità non mancava mai e le persone potevano ritrovarsi a scambiare quattro chiacchere in attesa di essere serviti senza l’assillo del prendi e fuggi al quale siamo quotidianamente abituati. Mauro, seconda generazione, ha ereditato l’attività dal padre Gigi, classe 1931, che ha vissuto un’intera esistenza dietro il banco tra bistecche e arrosti. Busto Garolfo lascia sul campo un’altra attività storica procedendo verso quel percorso di desertificazione del centro città che ormai appare irreversibile.
Resistono a questa Caporetto del commercio locale pizzerie e parrucchieri, persino le banche hanno abbandonato lentamente il territorio lasciando campo libero alla Bcc che in via Manzoni ha la propria sede centrale. Mentre piazza Lombardia, centro città per eccellenza è ormai una semplice area di transito, anche l’area un tempo realizzata per ospitare il nuovo supermercato Coop, negli auspici di qualcuno nuovo polo aggregativo del paese, ha dovuto cedere da anni il testimone alla nuova aera commerciale realizzata proprio dalla Coop alla periferia ovest del paese. Nel frattempo, gli spazi commerciali si svuotano, orefici, pastifici, bar, fioristi, abbigliamento e ristoranti hanno le insegne spente da anni.
La lista dei negozi chiusi per cessata attività è lunga e destinata ad allungarsi. Una maggiore attenzione a questa triste emorragia potrebbe in un futuro lasciare qualche spiraglio per un paese a misura d’uomo e non solo gravato dal pesante appellativo di “dormitorio”.