PAOLO GIROTTI
Cronaca

La Franco Tosi “frenata” dal Pgt. Pace fatta tra il sindaco e il patron

Occasione per il faccia a faccia fra Presezzi e Radice la presentazione di un libro dedicato allo stabilimento

La Franco Tosi “frenata” dal Pgt. Pace fatta tra il sindaco e il patron

"Pace fatta" tra il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, e il patron di Franco Tosi, Alberto Presezzi, dopo le polemiche delle scorse settimane legate alle previsioni del Pgt per le aree di competenze dell’azienda che, a detta di Presezzi, ne avrebbero frenato la crescita? Dire che è ora un idillio sarebbe troppo, così come pensare che i due fossero ai ferri corti, ma di certo è stato superato lo scoglio della mancata comunicazione che sembrava dominare il rapporto a distanza. Occasione per un faccia a faccia è stata, ieri mattina, la presentazione di "Così si salva una fabbrica", il libro di Luigi Crespi dedicato agli ultimi anni della Franco Tosi. Presenti i due protagonisti, oltre ai rappresentanti sindacali e al commissario liquidatore della "vecchia Tosi", Andrea Lolli. E così, a margine della presentazione, le prime "concessioni" - o passi indietro - sono state anticipate: "Le osservazioni al Pgt della proprietà che riguardano la parte dedicata alla produzione sono state acquisite e comprese - ha detto Radice riferendosi nello specifico a quello che nel Pgt è definito come AT6 -. In alcuni casi le osservazioni sono vere e propri precisazioni: su queste e sulle altre non vogliamo si creiino dubbi perché abbiamo intenzione di accoglierle. Queste richieste sono ragionevoli e sacrosante: dovranno passare in consiglio comunale, che è sovrano, ma la nostra intenzione è chiara. Perché non abbiamo affrontato prima la questione con la proprietà? Perché eravamo in fase di valutazione ambientale, mentre è questa la fase del Pgt in cui le osservazioni trovano o meno soddisfazione". "Abbiamo esigenze produttive invasive, usciamo con camion da 50 metri e 180 tonnellate e abbiamo bisogno di una logistica particolare: allo stesso modo non possiamo rinunciare alla metà dei metri quadri dei nostri capannoni in caso di ricostruzione. Non ci siamo parlati prima, parliamo ora e mi pare di capire si vada verso una soluzione per questi passaggi - ha detto poi Presezzi, mettendo in campo anche altre partite. -. Quello a cui teniamo sono anche i nostri stabili: volgiamo realizzare un "auditorium Franco Tosi", per fare entrare letteralmente la città nel contesto dell’azienda, e una "cantina" Franco Tosi dove sia fruibile dai nostri dipendenti ma anche dall’esterno. Pensiamo anche alla possibilità di avere appartamenti dove poter ospitare i giovani che vengono a lavorare". Le prospettive di crescita occupazionale? Presezzi non si sbilancia, ma è evidente che le parole spese sui "nuovi prodotti" Franco Tosi, leggi compressori, fanno sperare in questo senso.