CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

La mantide di Parabiago. Un’altra accusa contro Adilma : "Uccise il secondo marito"

Svolta nel cold case del 2011: Michele Della Malva morì ingerendo un involucro con cocaina. Fermato l’ex cognato, presunto complice della 49enne già a processo per l’omicidio Ravasio.

Svolta nel cold case del 2011: Michele Della Malva morì ingerendo un involucro con cocaina. Fermato l’ex cognato, presunto complice della 49enne già a processo per l’omicidio Ravasio.

Svolta nel cold case del 2011: Michele Della Malva morì ingerendo un involucro con cocaina. Fermato l’ex cognato, presunto complice della 49enne già a processo per l’omicidio Ravasio.

PARABIAGO (Milano) È una storia di inganni, morte e avidità che si snoda lungo 13 anni quella che, secondo gli inquirenti, vede protagonista Adilma Pereira Carneiro, la "mantide di Parabiago". La 49enne cittadina brasiliana, già sotto processo insieme ad altri complici per l’omicidio del compagno Fabio Ravasio, è ora ufficialmente indagata anche per la morte del suo secondo marito, Michele Della Malva, avvenuta alle prime luci dell’alba del 10 dicembre 2011. Un caso che la Procura di Busto Arsizio ha riaperto con un’accelerazione improvvisa e drammatica in queste ultime ore, quando è stato fermato l’ex cognato della vittima, presunto complice della donna in un piano mortale ordito per denaro.

La Procura, con il pubblico ministero Ciro Caramore e l’ispettore di polizia giudiziaria Antonello Ciriaci, ha deciso di scavare a fondo in una vicenda che, all’epoca, era stata liquidata senza alcuna ipotesi di reato. Michele Della Malva, 48 anni, detenuto con legami con la criminalità organizzata pugliese, morì durante un permesso premio, ufficialmente per infarto, fra le mura di casa. Oggi emerge un’altra verità a tinte ancora più fosche: secondo gli inquirenti, l’uomo sarebbe stato avvelenato, costretto a ingerire un involucro di plastica imbottito di cocaina, lo stesso tipo di confezione usata per i fazzoletti di carta. Un omicidio che sarebbe stato calcolato nei minimi dettagli e messo in atto con freddezza.

L’arrestato è un uomo di 59 anni, già noto alle forze dell’ordine, legato alle cosche calabresi e residente nella periferia milanese. Si tratta dell’ex marito della sorella di Della Malva, che all’epoca avrebbe avuto una relazione con Adilma. Insieme, secondo l’accusa, avrebbero architettato la morte dell’uomo per impadronirsi del suo denaro e della sua preziosa collezione di orologi. I dettagli emersi dalle indagini sono inquietanti: la vittima iniziò a sentirsi male intorno alle 5 del mattino, ma i soccorsi furono chiamati solo cinque ore dopo, quando ormai era troppo tardi. Il ritardo, secondo gli inquirenti, non fu casuale, ma un tassello fondamentale di un piano premeditato per impadronirsi della sua eredità. Ma chi era davvero Michele Della Malva e come ha conosciuto Adilma? L’uomo era detenuto per una serie di rapine e omicidi commessi nell’ambito della criminalità milanese degli anni ’90: proprio in carcere aveva stretto una relazione poi sfociata in matrimonio con la brasiliana che aveva conosciuto nell’ambito di progetti sociali per il reinserimento. Adilma Pereira Carneiro era stata condannata per traffico internazionale di cocaina nel 2004, dopo essere arrivata in Italia dal Sud America con 13 chili di droga nascosta in valigia.

E si arriva all’oggi. Adilma Pereira Carneiro è a processo per l’omicidio di Fabio Ravasio, investito e ucciso mentre era in bicicletta a Parabiago il 9 agosto scorso. Un finto incidente di cui lei, secondo l’ipotesi accusatoria, sarebbe stata la mente ispiratrice e messo in atto da una rete di complicità. Due uomini morti, due omicidi apparentemente perfetti, un filo conduttore che porta sempre ad Adilma. Che ora dovrà rispondere anche della morte dell’ex marito, Michele Della Malva.

Resta poi il mistero su un terzo uomo ucciso che aveva avuto un legame con la brasiliana, ovvero il padre del primo figlio di Adilma – Igor Benedito, che era alla guida dell’auto che ha investito Fabio Ravasio – morto in uno strano agguato a colpi di pistola nel 2001 in Brasile. Potrebbe la donna aver avuto un ruolo anche in quel delitto? Per una questione di competenze la vicenda si ferma in Sud America, sempre che nel Paese d’origine della donna qualche magistrato, visti gli sviluppi italiani, non abbia intenzione di riaprire quel capitolo.