SILVIA VIGNATI
Cronaca

Le cento primavere di nonno Elio. Festa e auguri dall’Amministrazione

Chi ha portato una gerbera, chi ha gonfiato i palloncini. Elio Soliani ha compiuto ieri 100 anni. In via...

Chi ha portato una gerbera, chi ha gonfiato i palloncini. Elio Soliani ha compiuto ieri 100 anni. In via...

Chi ha portato una gerbera, chi ha gonfiato i palloncini. Elio Soliani ha compiuto ieri 100 anni. In via...

Chi ha portato una gerbera, chi ha gonfiato i palloncini. Elio Soliani ha compiuto ieri 100 anni. In via Sanzio, a portare i saluti e gli auguri sono giunti anche l’assessore alla Quotidianità, Monica Berna Nasca, e il suo medico di medicina generale, il dottor Oscar Roncaglia. Accudito con rara devozione dalla moglie Maria Luisa Raggi, 88 anni, e dai figli Giovanna e Carlo, Elio è la dimostrazione che si arriva a un tale traguardo grazie a un mix di fattori: genetica, epigenetica, progressi medici, affetti veri, una rete territoriale di assistenza che funziona.

"Le porto il saluto di tutta l’Amministrazione e la ringrazio perché anche lei ha contribuito a costruire il centenario di Legnano", ha detto l’assessore, porgendogli una pergamena augurale, e un libro di vecchie cartoline. Legnanese doc, il signor Soliani è stato ragioniere, non solo appassionato ai numeri ma anche alla lettura. A La Spezia, nel 1960, sposa Maria Luisa. Un matrimonio lungo 65 anni, impreziosito dalla nascita di Carlo, 64 anni, ingegnere, e Giovanna, 58 anni, che insieme al marito Giorgio è a capo di un’azienda di mobili ad Albino (Bergamo). Elio è stato direttore della Coop Avanti di via Menotti (dal 1960 al 1969), è poi passato in UniCoop Italia a Muggiò, e successivamente alla Soveco-Ortomercato di Milano. Fino al 1989 ha lavorato come libero professionista da un commercialista di Milano. Poi la pensione. Lunghi periodi sereni, resi gioiosi da tre nipoti: Silvia, Francesca e Anna. La fortuna di poter rimanere nella propria casa, vicino a chi ti ama. Poi un incidente ha messo in dubbio un equilibrio che si pensava consolidato.

A ottobre una caduta in stanza ha condotto Elio in ospedale a Busto Arsizio, con un femore rotto. Operato, assistito la notte da Giovanna, fa ritorno in via Sanzio e la vita cambia ma non viene stravolta. La famiglia resce ancora: arriva Sandra, dell’Ecuador, che dà una mano a Maria Luisa. I medici di famiglia, prima il dottor Ruggero Sormani e oggi il dottor Oscar Roncaglia, vigilano su lui con solerzia e frequenti visite a domicilio, anche nei giorni festivi. La cooperativa Rembrandt attiva le dimissioni protette.

I professionisti della cooperativa Vitaserena si fanno carico dei suoi bisogni: la fisioterapista Michela Falsitta lo rimette in piedi, l’infermiere Walter Caselli lo segue a domicilio. Dal letto alla televisione, Elio cammina usando il deambulatore. In tanti ieri hanno voluto abbracciarlo.

Silvia Vignati