Alla fine, nonostante il clamore, l’asilo nido di Cisliano ha riaperto alle famiglie. Con personale nuovo, già in forza alla Cooperativa Start. Le lavoratrici di sempre, però, non sono restate a guardare: dopo la proposta della nuova Cooperativa - che ha vinto il bando comunale scaduto lo scorso 1 luglio - di un contratto ritenuto peggiorativo rispetto al precedente - ieri mattina si sono presentate davanti all’asilo nido chiedendo di poter prendere servizio, anche senza contratto firmato. Le lavoratrici sono rimaste sotto la pioggia battente per un paio d’ore, per essere poi ricevute - all’esterno della struttura - dalla nuova direttrice.
Con loro, c’era Maria Cristina Salerno, Flc Cgil: "Abbiamo parlato con la direttrice - spiega Salerno - e poi siamo andate in Polizia locale a sottoscrivere la messa a disposizione di tutte: con quel documento, le lavoratrici si candidano spontaneamente al rientro sul posto di lavoro, ovviamente previa mediazione sul contratto proposto. Nei prossimi giorni, parleremo nuovamente con gli uffici comunali: l’obiettivo è l’armonizzazione del contratto per tutelare le condizioni di lavoro delle dipendenti". Nel frattempo, molti genitori hanno mostrato sostegno alle lavoratrici storiche dell’asilo nido, presentandosi davanti agli uffici della Polizia locale o con telefonate e messaggi solidali. "Abbiamo il cuore in frantumi - dice un’educatrice a una mamma - non ci aspettavamo un rientro del genere".
"Sono orgoglioso di mia moglie per ciò che ha fatto - confida il marito di una lavoratrice a un genitore - non so se glielo dirò mai, ma sono fiero di lei. Si è spesa tanto, negli anni, per i bambini e per le loro famiglie: questa non è solo una questione economica, è una questione di etica professionale". Amareggiato per la piega presa dalla vicenda è l’assessore Luca Durè, che commenta: "Il Comune è un po’ una terza parte nella questione, perché il contratto è tra la Cooperativa Start e le lavoratrici, però non possiamo restare a guardare. Sento dire che il contratto proposto prevede una paga oraria inferiore a quella del Ccnl e mi chiedo: ma com’è possibile, visto che è in vigore ovunque e senza problemi? Gli uffici comunali stanno lavorando per avere una risposta definitiva al riguardo, dopodiché il servizio deve continuare per il bene delle famiglie. Sono dispiaciuto perché non sono sicuro che le lavoratrici siano state ben consigliate: rifiutandosi di firmare il contratto hanno perso, di fatto, l’impiego".