Legnano (Milano), 23 settembre 2024 – Il Legnano calcio dopo tre gare in Eccellenza è ultimo in classifica con zero punti conquistati ed un bilancio di zero gol siglati e ben dieci al passivo.
Se si aggiungono le gare perse anche in Coppa Italia, il disastro è innegabile. A capo della società rimane ancora, almeno formalmente, Enea Benedetto, il quale oggi prende nettamente le distanze da tutto quello che concerne la città di Legnano, la squadra ed i tifosi.
Le distanze
"Non sono più venuto e non verrò più a vedere la squadra finché ci sarà questo clima. Questa squadra non ha nulla a che vedere con la mia visione del calcio. Come ormai sapete, credo che si dovesse partire dai nostri giovani e dai ragazzi di origine straniera. Spero di poter disimpegnarmi in modo effettivo quanto prima e sono certo che chi verrà dopo di me saprà costruire il progetto che tutta la tifoseria merita". Benedetto non accetta neppure lo si chiami più presidente: "Credo sia noto, e se non lo fosse vi pregherei di recepirlo, la gestione sportiva non è più del sottoscritto, mi era stato chiesto di affidarla a persone competenti della zona che hanno peraltro rapporti imprenditoriali con tessuto industriale locale, questo è ciò che ho fatto. Per me ormai il Legnano è una pagina in chiusura, mi sto già preparando ad altre attività imprenditoriali”.
La vendita
Di fatto però la società lilla rimane nelle sue mani con una situazione quanto meno difficile: le quote sequestrate dalla Procura di Alessandria ed un vendita di fatto bloccata.
"I miei legali, ai quali va il mio massimo encomio, stanno operando in accordo con la procura di Alessandria, per trovare soluzione che sia gradita ai magistrati ai quali ho sempre espresso la mia massima volontà di collaborazione, pertanto riteniamo plausibile un closing effettivo entro metà ottobre".