CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Legnano, cure inutili per il cedro dell’Himalaya di corso Italia: giovedì mattina sarà abbattuto

La malattia che l’ha colpito, chiamata “marciume radicale fibroso”, non gli ha lasciato speranze. Addio a un albero secolare che era da decenni la star dei giardini del centro

Il cedro dell'Himalaya nei giardini di corso Italia a Legnano

Il cedro dell'Himalaya nei giardini di corso Italia a Legnano

Legnano (Milano), 21 agosto 2024 –  Era sotto osservazione da oltre un anno, ma le sue

condizioni attuali non solo rendono improbabile una ripresa, ma lo rendono anche potenzialmente pericoloso per chi vi passa accanto. Stiamo parlando del cedro dell’Himalaya che

domina i giardini lungo corso Italia. Nonostante sia riuscito a sopravvivere al lungo periodo di siccità che nel 2022 ha colpito altre specie, l'albero è stato colpito da una malattia nota come “marciume radicale fibroso”. Questa patologia è causata da funghi, come l’Armillaria, che

attaccano l’apparato radicale e si diffondono verso il colletto e il tronco. “È probabile che la pianta fosse già indebolita, poiché questi funghi solitamente agiscono come aprofiti, nutrendosi di organismi morti o in decomposizione, ma possono diventare parassiti su piante con

difese naturali compromesse”, spiega Paolo Lippi, agronomo della Business Unit Manutenzione verde pubblico di Amga Legnano. “Uno dei sintomi tipici di questa malattia – aggiunge Lippi – è il distacco corticale alla base del tronco, un fenomeno visibile anche in questo caso”.

Un destino segnato 

Il cedro, alto circa venti metri e con un tronco di oltre tre metri di circonferenza a “petto d’uomo” (misurazione effettuata a 130 cm dal suolo), sarà abbattuto domani mattina, giovedì 22 agosto. L'intervento è stato programmato durante il periodo estivo, approfittando dell'esodo che riduce il traffico su una delle arterie più frequentate, soprattutto nelle ore di punta. I lavori, che prevedono l’uso di una piattaforma aerea e successivamente di un autocarro dotato di ragno per la rimozione dei rami, dureranno probabilmente per l'intera giornata. Un'ultima curiosità: il cedro dell’Himalaya è noto anche come “Cedro deodara”, un nome che deriva dal sanscrito devadar e significa "albero degli Dei”, un chiaro riferimento all'Himalaya, considerato un tempo dimora delle divinità.