Legnano (Milano), 28 Febbraio 2020 - Ultimo saluto affollato quello a don Ruggero Conti. Al funerale organizzato nella chiesa della Madonna delle Grazie c'era ad assistere una discreta folla, nonostante il divieto di assembramento visto l'allarme legato al contagio da Coronavirus. Il prete di Legnano, condannato a 14 anni e due mesi per pedofilia, è morto qualche giorno fa in una casa di cura a Verbania dove era da tempo ricoverato per problemi di salute. Per lui rimangono le pesanti accuse dei giudici, ma anche diversi fedeli che hanno perdonato nonostante tutto e a giudicare dalla tanta gente presente ai funerali. "Non è meritevole di attenuanti generiche - scrissero i magistrati - un sacerdote che abusa di bambini che segue per preparare alla Prima Comunione o che dimostra loro che è possibile avere denaro assoggettandosi alle brame sessuali di un adulto. Dire altro, sembra superfluo".
E ancora: "Per rispetto della verità processuale può solo affermarsi che don Ruggero Conti, evidentemente soggetto ad inclinazioni sessuali non era in grado di tenere a freno tali impulsi, e delinqueva e gravemente. Ma non si muoveva secondo un unico disegno criminoso. Il Conti non faceva il prete per abusare dei ragazzini, ma ne abusava quando non riusciva a frenare le sue anomale pulsioni sessuali".
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