PAOLO GIROTTI
Cronaca

Legnano, via libera al piano industriale di Neutalia: 112 milioni d’investimenti

Il progetto della società che gestisce il contestato inceneritore passa con i voti del centrosinistra. Il “no” dell’area di destra e delle civiche

L’inceneritore di Borsano

L’inceneritore di Borsano

Legnano (Milano) – Erano da parecchio passate le due del mattino quando il Consiglio comunale di Legnano ha dato il via libera al piano industriale di Neutalia, la società di gestione del termovalorizzatore di Borsano che ha Amga spa, società partecipata per oltre il 60% dal Comune di Legnano, tra i suoi soci: facile leggere in questo dato e nelle tante ore dedicate all’argomento prima del voto della delibera non solo l’importanza dell’atto ma anche il muro contro muro che, sviluppatosi settimana dopo settimana dal momento della presentazione del piano, ha avuto martedì sera in aula consigliare il suo apice.

Commissioni, discussioni e altri passaggi in aula, infatti, non hanno contribuito ad avvicinare le posizioni di chi sostiene che la partecipazione al piano industriale sia necessaria soprattutto per il futuro Amga e chi vede invece nell’impegno finanziario che la stessa Amga dovrà accollarsi il primo colpo di vanga per iniziare a scavare la tomba della società. Il piano, a fine serata, è stato approvato con i voti di tutti i rappresentanti di maggioranza presenti, evento sempre uguale a se stesso dall’inizio del mandato e in ogni occasione, con il voto contrario di Letterio Munafò, Forza Italia, l’astensione di Stefano Carvelli, Gianluigi Grillo, Fdi, e Daniela Laffusa, Lega, e le decisione di non partecipare al voto di Romano Colombo, Francesco Toia (Lista Toia), Federico Amadei (gruppo misto) e Franco Brumana (Movimento dei cittadini).

Il piano industriale prevede un programma di investimenti pari a circa 112 milioni con un punto di arrivo parecchio lontano e che traguarda addirittura al 2047: obiettivo del piano industriale è creare a partire dai rifiuti "economia circolare e decarbonizzazione" arrivando a capitalizzare l’energia prodotta dall’impianto. Punto d’interesse per Amga è poi l’evoluzione del sistema di teleriscaldamento che, collegato al termovalorizzatore di Borsano con nuove condutture, avrà un nuovo motore capace di alimentarlo. "L’immobilismo è quello che ha ucciso e uccide le aziende pubbliche – ha concluso il sindaco, Lorenzo Radice -: la nostra maggioranza nell’assumere questa decisione non prende ordini da nessuno e se qualcuno ha fretta di portare a casa il risultato, semmai, quella è proprio Amga, perché abbiamo la necessità realizzare i progetti sul teleriscaldamento".