L'indagine è stata coordinata da carabinieri e Procura di Busto Arsizio
Legnano (Milano), 9 ottobre 2024 – Rifornivano di droga da smerciare il pusher arrestato nel novembre del 2023 dopo un controllo dei carabinieri in un bar di Legnano e gli altri “clienti” dell’attività illecita utilizzando come base la propria abitazione a Legnano: ieri, 8 ottobre, a conclusione delle indagini i carabinieri della Compagnia di Legnano, hanno eseguito l’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal giudice per le indagini del Tribunale di Busto Arsizio nei confronti di un uomo e una donna – 36 lui, pregiudicato, e 30 anni lei, incensurata –, conviventi, italiani, residenti a Legnano, indagati in concorso per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e destinatari rispettivamente della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.
L’indagine
L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio e condotta anche mediante attività tecniche di intercettazione telefonica e video, era stata avviata dopo l’arresto in flagranza di reato, lo scorso 24 novembre 2023, di un italiano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in un bar di Legnano nel quale veniva effettuato un controllo anche con il personale del Nucleo ispettorato del lavoro. Dai primi immediati sviluppi investigativi era stato da subito ricostruito che l’arrestato si approvvigionava dello stupefacente dal 36enne finito in carcere ieri. Le successive attività tecniche di video ripresa su pubblica via, nonché di intercettazione telefonica e ambientale avevano consentito di accertare la responsabilità dell’uomo e della convivente, arrestati nella giornata di ieri. L’uomo già lo scorso 22 maggio era stato arrestato perché trovato in possesso di 74 grammi circa di hashish e 25 dosi di cocaina del peso complessivo di 11 grammi circa, oltre al materiale per il confezionamento. La coppia utilizzava come base operativa per l’attività illecita la propria abitazione a Legnano, che veniva utilizzata come deposito dello stupefacente per essere poi successivamente ceduta sia in casa sia a domicilio presso le abitazioni degli acquirenti. I due arrestati sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria nel carcere di Busto Arsizio, il 36enne, e nell’abitazione di residenza la convivente.