SILVIA VIGNATI
Cronaca

Legnano, Legnarello teme lo spopolamento: chiude dopo 70 anni l'edicola

La sicurezza e il buio nelle ore serali i punti deboli. La richiesta dei negozianti: iniziative per attrarre la gente

Marco Canavesi ha messo in vendita il suo chiosco di piazza Monte Grappa

Marco nel quartiere è un’istituzione. Intorno alla sua edicola di piazza Monte Grappa, cha ha visto la luce negli anni Sessanta, ha saputo creare un cenacolo: impossibile trovarlo da solo, c’è sempre chi si ferma per il piacere di una conversazione con lui. Purtoppo da poco è comparso un cartello: edicola in vendita.

Sì, perché Marco Canavesi (classe 1964), a dispetto dell’aria da eterno ragazzino, è prossimo alla pensione e non osiamo pensare a cosa sarebbe il quartiere del Frati senza quel chiosco, dove si comprano non solo giornali, ma anche abbonamenti, pubblicazioni e fumetti di non facile reperibilità. Un lavoro, il suo, ereditato dal padre e portato avanti con strenua dedizione, basti pensare che alla mattina (in scooter), Marco effettua le consegne a domicilio ad anziani e disabili, per un costo aggiuntivo vicino allo zero.

La sua è un’edicola molto ben frequentata: da medici, liberi professionisti, docenti. "Questo è un quartiere bellissimo pieno di verde, con i giardinetti, l’asilo, le scuole, i bambini che vengono a comprare le figurine – dice –. Ho sempre incontrato clienti civili, mai avuto uno screzio con nessuno".

Che sia un quartiere molto bello lo pensa anche Lucrezia De Simone. Da diciotto anni gestisce un’erboristeria a dir poco fornita, Il quadrifoglio, in via Melzi. "Legnarello è un po’ una piccola Legnano, con buona vivibilità. Purtroppo il cantiere “in progress“ aperto da più di un mese sta un po’ penalizzando noi negozianti e francamente non abbiamo capito la natura dei lavori. Non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione, se non di lasciare liberi i parcheggi in certe date/orari. Per noi le prossime settimane in vista del Natale saranno strategiche. Diciamo che ci farebbe bene avere più illuminazione e una clientela allargata, attratta da eventi ad hoc".

La voce più critica sul quartiere è di Elisabetta Fossati, titolare di un altro esercizio di lunga tradizione, Fossati arreda, negozio di mobili in via Volta. "Esistiamo da 56 anni, nel tempo abbiamo visto un impoverimento di negozi, molti hanno chiuso, soprattutto da piazza Redentore a piazza Monte Grappa – afferma –. La sicurezza è andata un po’ scemando, speriamo nella nuova illuminazione a led. C’è carenza di parcheggi, servirebbero due rotatorie. Viabilità fluida, parcheggi accessibili e tutela dei negozi di quartiere (magari con qualche riduzione di tasse) eviterebbero lo spopolamento".