L’ex Istituto Einaudi di Varese si è ufficialmente trasformato nel nuovo Informagiovani della città. Uno spazio che non ospiterà solo i servizi comunali, come appunto Informagiovani, Informalavoro e uffici del Servizio civile ma che sarà una vera casa aperta a studenti e ragazzi varesini. L’inaugurazione si è svolta in un sabato di festa con bancarelle e musica che ha coinvolto tutta via Como, dove si affaccia lo stabile. Si tratta di 1.200 metri quadrati di superficie distribuiti su due piani, dove sono state realizzate aule studio con un centinaio di postazioni, una sala riunioni, una sala per eventi e spettacoli e ambienti dedicati al coworking.
"Uno spazio così a Varese non c’è mai stato e i giovani lo attendevano da almeno vent’anni – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Civati – sarà polivalente e potrà ospitare tante attività diverse". I ragazzi popoleranno l’Informagiovani dal primo mattino fino a tarda sera, e proprio il presidio di questo spazio vuole far rivivere una zona della città delicata come quella di via Como situata tra il centro, le stazioni e Biumo, tra le più calde dal punto di vista dell’ordine pubblico.
"Un’area che ha bisogno di essere rigenerata – aggiunge Civati – e noi abbiamo deciso di farlo in termini di sicurezza e vivibilità con la presenza dei nostri giovani che garantiranno un presidio dalla mattina presto fino a notte in modo da migliorare il decoro e la vivibilità di tutta l’area". Una collocazione strategica, vicino alle stazioni ferroviarie e al terminal dei bus di piazzale Kennedy. Poco lontano inoltre nascerà il campus universitario. L’assessore ai Servizi educativi Rossella Dimaggio e il sindaco Davide Galimberti hanno sottolineato l’apertura dello spazio alle associazioni giovanili, che saranno protagoniste anche nella gestione dell’area.
La riqualificazione dell’edificio è stata possibile grazie a risorse di Piano nazionale di ripresa e resilienza e della Regione. Presente all’inaugurazione anche Lorenzo Ferraro dell’Associazione studenti di Varese e provincia. "È da più di vent’anni che gestiamo l’aula Forzinetti, che ogni giorno ospita un centinaio di studenti. A Varese per un po’ di tempo è stato l’unico spazio di aggregazione oltre a bar, locali e università e credo che questo nuovo spazio sia quello che serve per coprire le necessità sociali di noi giovani".
Lorenzo Crespi