"Bravi ragazzi, siete il nostro orgoglio!": così il maggiore Pietro Laghezza, comandante della compagnia di Legnano, senza celare una sincera partecipazione emotiva, ha voluto sottolineare il gesto a cui ha assistito solo pochi giorni fa in occasione di uno dei tanti incontri che i carabinieri organizzano, questa volta all’Istituto Bernocchi, per parlare anche di bullismo. "Un ragazzo, mostrando una forza incredibile, si è alzato e ha manifestato il suo disagio nell’essere vittima di bullismo – ha raccontato in un post Facebook –. Mi sono avvinato a lui e l’ho additato agli altri come un eroe, un esempio per il coraggio che aveva mostrato nell’alzarsi solo, in mezzo a tutti i presenti, e portare allo scoperto la situazione". Sarebbe potuto bastare anche questo, ma a quel punto la situazione ha avuto un’evoluzione tanto inaspettata quanto lodevole: "Notando quanto lui stesse soffrendo mentre chiedeva con lo sguardo un nostro abbraccio e quello dei suoi professori – continua Laghezza – i suoi compagni si sono alzati uno ad uno spontaneamente e, stringendosi attorno a lui, hanno gridato tutti insieme "non ti lasceremo mai solo, tutti noi, non saremo mai soli!" rivolgendo lo sguardo verso noi adulti in un consenso unanime di applausi". "Gli agenti hanno saputo ingaggiare i ragazzi in un dialogo aperto e creare un clima di fiducia all’interno del quale gli studenti si sono sentiti sicuri – racconta la dirigente della scuola, Elena Maria D’Ambrosio – tanto che uno di loro ha voluto condividere l’esperienza subita negli anni passati. Ringrazio il maggiore Laghezza, il vice brigadiere Pasquale Fiengo e l’appuntato scelto Raffaele Denicola per l’impegno su questo fronte".
CronacaLezione-verità contro il bullismo: "Vi racconto di me, una vittima"