Il comune di Legnano non darà lo stadio Mari ai lilla. È quanto emerge dopo la netta presa di posizione da parte dell’amministrazione nei confronti della società di via Palermo: dopo le beghe legali che hanno colpito il presidente Enea Benedetto, ha deciso di mettere dei chiari paletti nei confronti della società che non offrirebbe ormai più alcuna garanzia. Spiega l’assessore allo sport Guido Bragato: "Sono ancora in possesso delle chiavi della sede, ma non c’è stato da parte nostra alcuno sfratto esecutivo. Hanno delle cose da traslocare, come attrezzature e strumenti. In ogni caso il nostro personale gira periodicamente e al Mari c’è il giardiniere incaricato del comune che lavora: essendo proprio di fianco, il controllo non manca". Sul Mari, Bragato spiega: "Come ho detto in consiglio comunale, non è stato concesso lo stadio perché abbiamo ritenuto assolutamente inaffidabile lo stato della società". Bragato poi chiarisce la questione dei campi di allenamento, considerato che il Legnano si allenerà al campo dell’Amicizia: "Altra cosa invece è che una società sportiva di Legnano chieda di poter giocare su un campo come qualsiasi altra società, essendo in regola con l’iscrizione all’associazione delle società sportive legnanesi e né questa, né le precedenti amministrazioni hanno mai negato un campo dove giocare. Quindi sarebbe stato per me un precedente sbagliato".
Il Legnano giocherà sul campo di via Pace a Mazzafame, omologato per il campionato di Eccellenza. È uno stadio senza copertura per il pubblico nel caso di pioggia e senza tribuna stampa, assolutamente inadeguato per il blasone della società lilla, che mai prima d’ora aveva giocato un campionato in uno stadio diverso rispetto al Giovanni Mari. Il tutto in attesa che si sciolgano le riserve sulla prossima stagione, con la squadra attualmente senza giocatori e allenatore, con solo qualche dirigente che entro il 12 agosto, giorno fissato per il raduno, dovrà allestire una squadra che possa tornare a giocare a calcio dopo un’estate caldissima dal punto di vista legale e burocratico, ma non certo da quello sportivo.