Intervento dei soccorritori e dei carabinieri nella stazione di Legnano per un episodio singolare avvenuto nella tarda serata di lunedì 11 novembre. Poco prima delle 23, in piazza Butti, una discussione tra due persone è degenerata passando dalle parole grosse a una vera e propria aggressione a morsi. A rimetterci la mano di uno dei contendenti. L’aggressore si è poi dato alla fuga. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Legnano per accertare i fatti e rintracciare l’autore del gesto. Il trentacinquenne ferito è stato soccorso dai volontari della Croce rossa che hanno accertato lesioni lievi per cui non si rendevea necessario il trasporto in ospedale per accertamenti. Da accertare invece la causa del litigio finito a morsi. Al ferito decidere se sporgere denuncia.
A Castellanza una rapina a mano armata in un’agenzia di viaggi si è trasformata nello spunto iniziale per un’importante operazione antidroga, condotta dai Carabinieri e dalla Procura di Busto Arsizio, che ha portato allo smantellamento di una rete di spacciatori di cocaina composta da cittadini tunisini. Durante la rapina, avvenuta lo scorso marzo, i carabinieri avevano fermato uno dei complici all’esterno dell’agenzia. Da quell’arresto, sono iniziate le indagini che hanno condotto, nelle scorse settimane, a ulteriori arresti. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Busto Arsizio, in collaborazione con la Sezione Operativa, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Veronica Giacoia. Gli arresti hanno colpito due cittadini tunisini di 29 anni: uno, identificato come H.S., è stato rintracciato a Marnate grazie al supporto della stazione locale di Gorla Minore; l’altro, H.Y., era già detenuto per altri motivi. Un terzo complice, anch’esso tunisino, è ancora latitante. L’inchiesta ha preso avvio dall’arresto del "palo" della rapina avvenuta l’11 marzo 2024, durante la quale due malviventi armati e mascherati avevano preso di mira un’agenzia di viaggi a Castellanza. L’arresto del complice ha permesso agli investigatori di scoprire che l’attività principale del gruppo non era la rapina, ma lo spaccio di cocaina.
Ch.S.