
Ozzero, il negozio che vende in Lire
di Michele Azzimonti
Ozzero (Milano), 8 agosto 2014 - Il quadretto è ancora lì sopra la cassa, con tante banconote e monetine che datano anche dai primi anni del Novecento. Un monumento alla vecchia lira ormai sepolta dall’euro. «È la stessa moneta che fino a qualche anno fa ha contribuito a innalzare il fatturato del nostro negozio», sospira Nicola Pizzi. Con il padre Marco gestisce il Top Calzature di Ozzero, grande negozio di scarpe e abbigliamento lungo la statale Vigevanese. L’idea di rispolverare la vecchia lira nel momento in cui era ormai agonizzante è nata proprio lì. L’autore è Marco Pizzi, imprenditore vigevanese del settore calzaturiero. «Un’idea brillante, copiata poi da tanti altri grandi e piccoli negozi, dal supermercato alla salumeria – dice il figlio Nicola -. La gente veniva da noi in negozio e pagava la merce in lire. Il resto veniva restituito in euro. È stato un vero e proprio boom. Mio padre, da vero pioniere, non ha fatto altro che spingere tante persone a cercare le lire dimenticate nel comodino o in qualche borsellino. In negozio non sono arrivati spiccioli, ma banconote da 10, 50 o anche 100mila lire. Aveva scoperto che in tutta Italia “dormivano” svariati miliardi di lire, una valanga di danaro che gli italiani non spendevano e neanche si premuravano di cambiare in euro». Il boom è durato un anno. «Ogni giorno c’erano sempre due o tre clienti che pagavano in lire. Fino al decreto Monti anticipasse la fine della lira, c’era sempre qualcuno che entrava in negozio con i pacchetti preconfezionati di monetine».