GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Liste d’attesa sanità, tre anni per un esame oculistico: il caso record di Magenta

Milano, una donna di 60 anni si è recata al Cup dell’ospedale Fornaroli per prenotare il controllo e le è stata assegnata la prima data disponibile: venerdì 27 novembre 2026

Ospedale Fornaroli

Ospedale Fornaroli

Che gli appuntamenti per le visite con la sanità pubblica rischino di andare per le lunghe è cosa risaputa. Qualcosa è stato fatto, ma c’è ancora tanto da migliorare. Il caso di questi giorni capitato a una signora di 60 anni di Magenta è emblematico. L’altro giorno si è recata al Cup dell’ospedale Fornaroli di via al Donatore di Sangue. Si è messa in fila per prenotare l’esame per il fondo oculare, detto anche fundus oculi. L’impiegata allo sportello inserisce tutti i dati e, dopo qualche minuto, esce con il responso che lascia la magentina senza parole.

«L’esame è fissato per il giorno venerdì 27 novembre 2026 alle ore 9.15 presso il reparto di Oculistica", ha spiegato l’impiegata aggiungendo che si sarebbe dovuta recare a Legnano per poterlo eseguire. "Non volevo crederci, eppure era veramente così – ha commentato la donna – più di tre anni per un esame mi sembrano davvero fuori luogo. Dove finirà la sanità pubblica in questo modo?". Secondo le linee guida dettate da Regione Lombardia e consultabili sul sito si tratta di una prestazione D – P, ovvero differibile e programmabile. Nel primo caso da erogare entro 30 giorni per le visite ed entro 60 giorni per le prestazioni strumentali. Nel secondo da erogare entro 120 giorni dal momento in cui l’utente richiede la prestazione. Quindi siamo decisamente fuori i tempi consentiti, anche se non si tratta di una prestazione urgente. Va bene le liste di attesa lunghe, ma a volte si esagera veramente. E, inevitabilmente, si perde fiducia nel servizio sanitario nazionale. In questo caso sono stati oltrepassati i limiti.

Quello del fondo oculare è un esame importante al quale tutti dovremmo sottoporci, naturalmente con una cadenza diversa a seconda dell’età e della presenza di patologie oculari. L’esame permette di visualizzare la struttura interna del bulbo, ovvero il corpo vitreo, la testa del nervo ottico, la retina centrale e la retina periferica. Permette di osservare lo stato del corpo vitreo e le sue eventuali degenerazioni, visualizzando l’albero vascolare arterioso e venoso retinico. Permette anche di individuare eventuali patologie e intervenire preventivamente.