È stato eseguito nelle scorse ore all’ospedale di Legnano un multi prelievo di organi e tessuti da donatore a cuore fermo. Il delicatissimo intervento ha preso il via nella mattinata di lunedì ed è terminato nella notte, e ha permesso di prelevare il cuore (per la prima volta a Legnano da paziente a cuore fermo), i reni e alcuni tessuti. Il paziente/donatore era giunto nei giorni scorsi al pronto soccorso di Legnano in condizioni gravissime ed è stato ricoverato in terapia intensiva. I medici hanno compiuto ogni sforzo possibile per rianimarlo ma la situazione si è presto rivelata irreversibile. L’uomo, in vita, aveva espresso il consenso alla donazione degli organi e la famiglia ha voluto rispettare e condividere questo importante gesto di generosità. Nel rispetto delle indicazioni normative e dei parametri clinici, ieri mattina si è resa possibile la procedura di espianto, Una procedura complessa, che ha coinvolto 40 professionisti di Legnano e di altre strutture ospedaliere lombarde. I medici hanno adottato la tecnica della circolazione extracorporea e creato le condizioni affinché il cuore e gli altri organi potessero essere trasportati. A quanto si apprende, il muscolo cardiaco e gli altri organi prelevati sono già stati trapiantati ai pazienti in attesa, in altre strutture ospedaliere di riferimento.
A occuparsi del lavoro di preparazione e del delicato intervento sono stati i i medici, infermieri e operatori sanitari del reparto di Terapia intensiva diretto da Giovanni Mistraletti, del blocco Cardiovascolare e della Chirurgia Generale, i cardio-anestesisti, Paola Fassini, referente aziendale per le procedure di prelievo di organi a cuore fermo, Luca Ferla, responsabile del Coordinamento Ospedaliero di Procurement dell’ASST Ovest Milanese, e la Coordinatrice infermieristica, Gabriella Lanzillotti oltre a tutti i professionisti coinvolti in questa delicata operazione.P.G.