Il conto alla rovescia per il Palio di Legnano 2025 è ufficialmente iniziato, e la macchina organizzativa è già in piena attività. Il Collegio dei Capitani e delle Contrade ha annunciato le date per le corse di addestramento: si svolgeranno domenica 16 marzo, 6 aprile e 27 aprile, con una giornata di recupero prevista per domenica 4 maggio. Resta ancora da definire con certezza il luogo delle prove, anche se i rumor indicano come possibile sede la pista di Furato, nel comune di Inveruno. Questa location, già utilizzata da alcune contrade per ospitare i propri cavalli durante la settimana del Palio, potrebbe diventare il teatro delle corse preliminari, segnando una distanza ulteriore dal centro cittadino di Legnano come invece avvenuto lo scorso anno, non senza polemiche, quando le corse si svolsero allo stadio Mari costringendo il Legnano calcio ad un finale di stagione in “trasferta” anche quando avrebbe dovuto giocare in casa. Se confermata, questa scelta rappresenterebbe una delle principali novità per il Palio 2025, insieme all’aumento del numero di sessioni di addestramento, che passano da due a tre.
La decisione di non riproporre lo stadio come luogo per le corse segue la bocciatura dell’idea da parte degli organizzatori, orientati verso soluzioni logisticamente più adeguate, ma anche perché i numeri delle presenze lo scorso anno non sono state sicuramente incoraggianti per chi avrebbe voluto far diventare lo stadio di calcio della città un ippodromo. Per svelare i dettagli definitivi sulle corse e altre iniziative legate al Palio, il Collegio dei Capitani e delle Contrade terrà una conferenza stampa sabato 7 dicembre, alle ore 11. In quell’occasione saranno annunciati eventuali aggiornamenti sul calendario e il luogo ufficiale delle prove.
Il Palio di Legnano, evento simbolo della città, continua a suscitare grande attesa tra contradaioli e appassionati, che già guardano con trepidazione all’ultima domenica di maggio, quando il tradizionale appuntamento celebrerà la sua storica competizione, questa volta al Giovanni Mari come ormai da tradizione, ma non senza polemiche visti i costi continui per gestire la sabbia, rifare completamente la pista, per poi smontarla totalmente, rimuovere la sabbia e rifare completamente il manto erboso dello stadio di calcio.