CAMILLA GARAVAGLIA
Cronaca

Magenta, guardia medica a rischio chiusura

Ats vorrebbe spostare ad Abbiategrasso l’ambulatorio oggi ospitato in un locale di servizio vicino al pronto soccorso del Fornaroli

I medici nell’ambulatorio di continuità assistenziale all’ospedale di Magenta

Magenta (Milano), 24 luglio 2020 - La guardia medica di Magenta e del Magentino ha rischiato di essere spostata ad Abbiategrasso. E ad accorgersene è stato il sindaco di Corbetta, Marco Ballarini: nessuna comunicazione è stata mai inviata ai sindaci del territorio per informarli della scelta di Ats. La vicenda è iniziata pochi giorni fa quando Ballarini è venuto informalmente a conoscenza della decisione dell’Agenzia di tutela della salute dell’Ovest milanese. Dopo essersi attivato per scoprire se effettivamente la voce avesse fondamento, il sindaco ha contattato gli altri colleghi del territorio e si è mosso con Ats per trovare un’alternativa. La perdita della guardia medica sarebbe effettivamente insostenibile per l’ospedale di Magenta, perché è proprio il servizio di continuità assistenziale a occuparsi di tutti i casi sanitari che non necessitano dell’intervento di pronto soccorso (e che quindi finirebbero per intasarlo) e soprattutto perché dal venerdì sera al lunedì mattina è l’unico servizio aperto alternativo ai medici di base.

La decisione di Ats è subito sembrato un tentativo di smembrare un reparto molto importante del Fornaroli di Magenta, tanto più che l’ufficio sarebbe stato spostato fino ad Abbiategrasso. Dove, peraltro, c’è un’altra guardia medica in servizio sull’Abbiatense. "Durante la pandemia i nostri medici e i nostri infermieri venivano chiamati eroi, ora dimenticarli e lasciarli al loro destino non mi sembra giusto: per questo mi sono attivato – spiega il sindaco di Corbetta –. Appena appresa questa decisione ho sentito gli altri sindaci, ma in attesa di un’azione coordinata nell’interesse del territorio mi sono mosso contattando Ats e stiamo cercando assieme una soluzione". Attualmente la guardia medica di Magenta è ospitata in un locale di servizio vicino al pronto soccorso del Fornaroli, "una stanza veramente piccola dove se si apre una brandina si occupa tutto lo spazio e non ci si può muovere. Spostare i medici che vi lavorano e aprire un nuovo ufficio per la guardia medica è quindi sacrosanto, ma non ad Abbiategrasso – chiarisce Ballarini –. Se i medici devono fare un intervento a Mesero, ad esempio, quanto tempo ci mettono ad arrivare a destinazione? Va trovata una soluzione alternativa e io sono pronto a lavorare per questo".

Fino a pochi anni fa la guardia medica si trovava nei locali della Croce Bianca di via Trieste, vicino al liceo Donato Bramante: da quando è stata spostata al pronto soccorso, i medici hanno avuto a disposizione una stanza oggettivamente angusta e poco fruibile. In attesa di locali nuovi e spaziosi nel Magentino, la guardia medica è per ora salva e resta come sede nell’ospedale di Magenta. Ma il rischio è che faccia la fine di quella di Legnano, spostata "per necessità" a Parabiago. Anche se negli ultimi giorni l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, ha assicurato che presto tornerà in città.

"Ats Città Metropolitana di Milano e l’Asst Ovest Milanese – l’ultimo aggiornamento di Gallera – nel corso della fase più delicata della pandemia hanno dovuto individuare con urgenza una nuova sede per accogliere le Unità speciali di continuità assistenziale e il servizio di guardia medica. L’Azienda socio-sanitaria territoriale aveva indicato la sede di Parabiago, già disponibile, e attivato le strutture in tempo reale per non interrompere le prestazioni. Nelle prossime settimane anche l’attività ambulatoriale tornerà a Legnano, negli edifici del vecchio ospedale, che sarà un riferimento importante per la sanità territoriale".