
Giuseppe Magistroni
Corbetta (Milano), 23 dicembre 2015 - Negli anni tra le due Guerre Mondiali la voce dei venditori ambulanti scandiva i ritmi della giornata. Le massaie acquistavano le stoffe che servivano per realizzare il vestito della festa. Giuseppe è solo un ragazzino quando papà Angelo gli chiede di rinunciare alla sua passione per la musica e di aiutarlo nella bottega di tessuti di famiglia. Da ragazzo di bottega a imprenditore di successo il passo è stato breve. Quella di Giuseppe Magistroni è una storia fatta di lavoro e tanta passione, quella con cui da oltre cinquant’anni si sveglia tutte le mattine all’alba per soddisfare le esigenze della propria clientela. Una storia destinata a finire da gennaio, quando la saracinesca del grande magazzino sulla Statale 11 si abbasserà per l’ultima volta. Col nuovo anno, infatti, chiuderà i battenti lo storico negozio di abbigliamento Magistroni, oltre cento anni di vita.
Tre generazioni si sono susseguite dal 1909, da quando aprì il primo negozio in corso Garibaldi nel centro di Corbetta, ingrandendosi ad ogni ristrutturazione fino all’attuale collocazione su due piani. È la storia di Giuseppe ma anche dei fratelli Tonino e Maurizio, che hanno lasciato l’attività dieci anni fa, della moglie Isa, con lui da 52 anni nella vita e nel lavoro. «Ricordo che negli anni ’30 mio papà girava nei paesi con il suo camion, perché all’epoca le massaie usavano comprare le stoffe per fare o farsi fare dalle sarte gli abiti nuovi - racconta Giuseppe Magistroni -. Allora si lavorava tutti i giorni da lunedì alla domenica alle 13, quando terminava l’ultima Messa. Poi si andava a tavola e il piatto forte era il lavoro. Si era felici semplicemente perché eravamo riusciti ad accontentare tutti i clienti. Il negozio di corso Garibaldi è stato per me una palestra di vita. Ho imparato a riconoscere la qualità di un tessuto semplicemente toccandolo o a comprendere la differenza tra un tessuto tinto filo o tinto in pezza. Ma ho imparato soprattutto il rispetto per il cliente. «Devi sempre salutare tutti e servirli bene senza imbrogliare» - si raccomandava mio papà - e forse è stato proprio questo il segreto del nostro successo».
Quanti clienti e quanti futuri sposi hanno varcato quella soglia per scegliere anche l’abito che avrebbero indossato nel giorno del loro matrimonio. E a tutti Giuseppe Magistroni ha saputo dare il consiglio giusto sul colore e il tipo di stoffa. E poi consegnando il pacco salutava con un grande sorriso e un abbraccio. Un affetto che i clienti hanno saputo ricambiare negli anni. Ora quella saracinesca sta per abbassarsi. «Tutta colpa della crisi - continua Magistroni - che si è portata via molti posti di lavoro e a farne le spese è stata soprattutto la classe media. Purtroppo per noi non c’è stato il salvabanche. Anche se a malincuore, non ci resta che chiudere, le spese di gestione sono troppo alte». C’è molta nostalgia nei suoi occhi, anche se cerca di mascherarla con lo spirito e l’entusiasmo che da sempre lo contraddistinguono. Quel negozio, in fondo, è stata la sua vita. È la storia di Giuseppe Magistroni e della quarta generazione, quella dei figli Angelo e Francesca che porteranno avanti la tradizione di famiglia; un nuovo negozio in una nuova location. Perché la storia non finisca così.