REDAZIONE LEGNANO

“Grazie per avermi salvato”. Adriano Farioli, l’83enne che si era perso nei boschi di Magnago, abbraccia i vigili del fuoco

Visita a sorpresa con l’immancabile foto ricordo al distaccamento di Busto Arsizio. Lo scorso febbraio, per 24 ore, l’anziano residente a Borsano era sparito nel nulla

Una foto ricordo assieme ai vigili del fuoco del distaccamento di Busto Arsizio-Gallarate

Una foto ricordo assieme ai vigili del fuoco del distaccamento di Busto Arsizio-Gallarate

Busto Arsizio (Varese), 5 marzo 2025 – “Grazie per avermi salvato la vita, non posso che ringraziarvi ed esprimervi tutta la mia riconoscenza”. Una visita a sorpresa che ha fatto enormemente piacere a tutto il corpo dei vigili del fuoco del distaccamento di Busto Arsizio-Gallarate quella compiuta oggi da Adriano Farioli, l’83enne di Busto Arsizio che giusto un mese fa, lo scorso 4 febbraio, si era perso nei boschi della frazione Bienate di Magnago, e che proprio i vigili del fuoco del distaccamento varesino erano riusciti a rintracciare e a portare in salvo.

Scatta l’allarme

Dell’uomo si erano perse le tracce il 4 febbraio, e solo dopo 24 ore di intense ricerche – anche con l’ausilio di squadre speciali e dotate di cani specializzati nel ritrovamento delle persone scomparse – era stato finalmente individuato nella zona boschiva di via Ferrari a Magnago. Nelle ricerche, dopo che era scattato l’allarme, erano stati impiegati anche i due cani Buddy e Freccia. L’anziano, vestito con abiti leggeri, era stato trovato in stato di ipotermia. Alle operazioni avevano collaborato anche i carabinieri e i volontari della Protezione Civile.

Il ritrovamento

Adriano Farioli, affetto da Alzheimer, si era allontanato dalla sua abitazione di Borsano di Busto Arsizio, in pantofole e in abiti appunto non adatti alla stagione invernale, intorno alle 19,30 di martedì 4 febbraio. Con sé non aveva né documenti né cellulare. Era semplicemente uscito dall’appartamento, probabilmente senza rendersi bene conto del gesto. “Mia madre stava cucinando, io stavo mettendo a posto una cosa – erano state le drammatiche parole del figlio quando era scattato l’allarme –: ha aperto la porta ed è uscito”. Il ritrovamento la sera del giorno dopo, intorno alle 20 fra Magnago e Bienate, dopo la segnalazione di una donna che aveva visto un anziano – corrispondente alla descrizione fornita – vagare nelle boscaglie. Trovato, infreddolito, era stato portato in ospedale a Legnano. Ieri l’abbraccio all’equipaggio a cui deve la vita. E non si è potuto certo sottrarre all’immancabile foto ricordo.