Abbiategrasso (Milano), 15 novembre 2024 – Nessuna illegittimità nella procedura di approvazione dei progetti definitivo ed esecutivo del prolungamento della supestrada Malpensa-Boffalora in direzione di Vigevano. L'ha deciso il Tar del Lazio con cinque pressoché identiche sentenze con le quali ha respinto i ricorsi proposti dalla Città Metropolitana di Milano, dai Comuni di Albairate, Cassinetta di Lugagnano, Boffalora Sopra Ticino, dall'associazione per il Parco Sud Milano e da numerosissimi cittadini della zona. L'opera in questione rappresenta il primo stralcio funzionale di un più ampio intervento finalizzato all'adeguamento e al potenziamento della viabilità di connessione all'aeroporto di Malpensa; rientra tra gli interventi strategici di preminente interesse nazionale inseriti nel Primo Programma delle Opere Strategiche approvato dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica.
Salvini: “Ora i cantieri”
La controversia giunge all'esito di un'articolata vicenda procedimentale e contenziosa che ha visto il Tar della Lombardia nel gennaio scorso dichiarare la propria incompetenza in favore dei giudici amministrativi capitolini. Fra i primi a commentare "a caldo” la notizia del sostanziale via libera all’opera, contestata in tutti i modi fino a oggi in primis dagli ambientalisti, è stato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: “Avanti con i lavori per il bene e il futuro dei cittadini. Ora il commissario può aggiudicare la gara per la tratta C e pubblicare il bando per la tratta A”, sono state le sue parole.
La soddisfazione del centrodestra
“Un passo storico che porterà al completamento dell’intera tratta, un’opera strategica attesa da decenni dalla Lomellina e dall’Est Ticino e sulla quale Regione Lombardia e il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini hanno messo l’acceleratore da inizio mandato, per rendere il nostro territorio più competitivo potenziando la rete dei trasporti – è la reazione dei consiglieri regionali della Lega Andrea Sala e Silvia Scurati –. Finalmente dopo anni di ritardi e lentezze si procede spediti verso l’avvio dei cantieri per la prima tratta di questa opera che potenzierà la viabilità, unendo l'aeroporto di Malpensa e l’autostrada Milano-Torino con il bacino sudovest milanese fino a Vigevano. Ci saranno ricadute importanti, dai minori tempi di percorrenza alle maggiori interconnessioni, alla riduzione del traffico e dell’inquinamento nei centri abitati”.
L’ultima carta del Consiglio di Stato
Per il centrodestra si tratta ora di recuperare il tempo perso per via dei ricorsi dei comitati e dei Comuni che si oppongono strenuamente all’opera: “Rimaniamo ora in attesa della sottoscrizione a breve del contratto per l’esecuzione dei lavori per la tratta Vigevano-Albairate e ci auguriamo tempi contenuti per giungere alla conclusione dell’iter della Albairate-Malpensa. Per i Comuni del “no”, come Albairate e Cassinetta di Lugagnano, come pure per il Parco sudmilano, che hanno finora giocato tutte le carte possibili per fermare quella che ritengono essere “una colata di cemento”, resta ora la possibilità di un estremo ricorso in “appello” al Consiglio di Stato. La possibilità di fermare i cantieri appare tuttavia sempre più remota.