Legnano (Milano), 1 maggio 2019 - Probabilmente quando, prima della giornata dei Manieri Aperti, in città si parlava di “riproduzione di due capolavori di Leonardo da Vinci” in pochi pensavano a una rivisitazione umana del Cenacolo e della Monna Lisa. E invece San Martino ha fatto proprio questo, dando vita a due opere d’arte umane molto suggestive e che hanno strappato applausi a scena aperta.
Un impegno notevole, quello messo in campo dai figuranti della contrada biancoblù che hanno curato ogni dettaglio con la massima attenzione. Quella dei Manieri Aperti è stata un’occasione quindi per proporre al pubblico anche attività e iniziative diverse, che difficilmente si possono vivere durante il resto dell’anno. E così ne è uscita una giornata divertente, coinvolgente e caratterizzata da molti sorrisi.
E da un grande afflusso di pubblico, seppure nel maniero di via dei Mille ne sia arrivato un po’ di meno rispetto ad altre contrade. I biancoblù hanno vissuto una giornata dai due volti: la presentazione e benedizione del nuovo gonfalone nella chiesetta di San Martino alla mattina, mentre durante il pomeriggio sono stati organizzati il pranzo medievale e a riproduzione delle due opere di Leonardo da Vinci per celebrare degnamente i 500 anni dalla morte del grande artista. Oltre alla mostra “La cultura in Palio. Esperienza, partecipazione e valorizzazione di un patrimonio culturale condiviso” - il filo conduttore che tutte le otto contrade del Palio di Legnano hanno seguito per questa manifestazione -, che ha suscitato un grande interesse fra i visitatori. La contrada biancoblù si avvicina al Palio, che si correrà domenica 2 giugno per la concomitanza domenica 26 maggio con le elezioni amministrative ed europee, con diverse novità: la principale è senza dubbio il recentissimo cambio del fantino che indosserà la giubba di San Martino durante la corsa ippica. Ad Andrea Mari, recente vincitore del Palio proprio con i colori biancoblù, succede infatti Silvano Mulas, fantino che torna a Legnano dopo qualche anno di assenza. La speranza dei contradaioli è che questo cambio inatteso avvenuto negli ultimi giorni possa portare fortuna e magari riportare il Crocione nella chiesetta di San Martino.