Legnano (Milano), 1 maggio 2019 - Esposizione di fuoristrada, una mostra che ha avuto i pezzi Lego come protagonisti assoluti - una vera opera d’arte più che una semplice messa in vetrina -, gli ormai classici battesimi di contrada, oltre alla mostra sul tema “La cultura in Palio. Esperienza, partecipazione e valorizzazione di un patrimonio culturale condiviso” - in questo caso si è trattato del filo conduttore che tutte le otto contrade del Palio di Legnano hanno seguito per questa manifestazione -: la giornata dei Manieri Aperti ha visto quasi mille persone fare ingresso nella contrada di San Domenico. Nel maniero in via Bixio c’è stato un andirivieni di contradaioli e curiosi durante tutta la giornata. Complici il sole e la temperatura che hanno creato un’atmosfera particolarmente estiva, in tutta la città sono arrivate migliaia di persone e anche la contrada biancoverde ha fatto registrare una partecipazione e un entusiasmo incredibili. A proposito di entusiasmo, già durante la cerimonia della Traslazione della Croce e dell’Emissione del bando del Palio in piazza San Magno la contrada del Cane ha dimostrato di avere una carica notevole quest’anno.
Una carica che cresce ormai di anno in anno. Che questa grinta possa essere il preludio ad un risultato importante durante la corsa ippica del Palio di domenica 2 giugno? I contradaioli ci credono e anche negli ultimi giorni in maniero non sono mancati cori di incitamento alla reggenza e in particolare al capitano Alessandro Bondioli. L’accoppiata di fantini per la settimana più importante dell’anno per il mondo delle contrade di Legnano sarà composta da Antonio Siri, detto Amsicora, per il Palio e Andrea Sanna per la Provaccia. San Domenico non conquista il Crocione dal 2013, anno in cui la contrada del Cane riuscì a vincere la corsa ippica quasi un po’ a sorpresa. Il sogno dei contradaioli e dei reggenti è quello di ripetere quelle emozioni. Emozioni di una contrada che negli ultimi anni è cresciuta molto e si è anche responsabilizzata parecchio. Oltre ad aver dimostrato di essere capace, come tutte le altre contrade della città, di mettersi a disposizione di cause anche nobili e di saper dare un contributo importante alla vita dell’intera città.