Parabiago (Milano) – Raccolte le testimonianze di quasi tutti i protagonisti della complicata vicenda che ha portato all’omicidio di Fabio Ravasio, ascoltato e accantonato il tentativo di Igor Benedito di spostare l’attenzione dalla madre, la 49enne Adilma Pereira Carneiro, per provare a incolpare dell’organizzazione del piano l’amante della stessa, Massimo Ferretti, davanti al pm di Busto Arsizio Ciro Caramore si attende questa settimana proprio l’interrogatorio di colei che è stata definita la ‘mantide di Parabiago’ per comprendere con quali motivazioni la donna proverà a difendersi dalle pesanti accuse formulate nei suoi confronti.
Lunedì scorso era stato proprio Igor Benedito, figlio 26enne di Adilma, a fare l’estremo tentativo di sviare l’attenzione degli inquirenti dalla madre: Igor in occasione dell’interrogatorio non ha provato in alcun modo a negare la propria presenza al volante dell’auto che ha poi travolto e ucciso, lo scorso 9 agosto, il 52enne Fabio Ravasio, compagno della donna. Ed è d’altronde vero che praticamente tutti gli altri componenti del gruppo di fuoco - secondo l’ipotesi degli inquirenti - messo in piedi e organizzato da Adilma, avevano già indicato proprio Igor come l’autista della Opel Corsa nera che ha investito Fabio.
Tra quanti avevano confermato la presenza di Igor alla guida dell’auto e di Marcello Trifone (marito, separato, della donna) al posto del passeggero, c’è anche l’amante (oppure uno degli amanti) di Adilma, vale a dire il barista parabiaghese Massimo Ferretti, 47 anni. Igor, dunque, nell’interrogatorio di lunedì scorso, non ha negato di essere stato alla guida dell’auto, ma ha anche sostenuto di aver avuto solo intenzione di ferire Ravasio: un racconto che stride con le modalità accertate dell’impatto con la bicicletta della vittima e con la violenza che ha caratterizzato l’evento.
Non solo: a organizzare tutto il piano diabolico, sempre secondo le parole di Igor in occasione dell’interrogatorio, non sarebbe stata la madre, comunque a conoscenza del piano, ma l’amante della stessa, dunque Massimo Ferretti. Al contrario Adilma, sempre secondo Igor, sarebbe stata addirittura contraria all’idea di uccidere Ravasio. Una versione dei fatti che gli inquirenti hanno il compito di verificare ma che, sulla base delle tante testimonianze raccolte e delle intercettazioni che fanno parte del fascicolo, viene considerata ben poco credibile.
Questa settimana, dunque, sarà proprio l’interrogatorio di Adilma a fornire qualche elemento in più per comprendere come si difenderà la donna dall’accusa di omicidio premeditato e di essere lei il vertice della piramide criminale sotto la quale si è spezzata la vita del 52enne.