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Due foto di Adilma Pereira Carneiro, accusata di essere la mente dell'omicidio del compagno Fabio Ravasio
Legnano – “Sono innocente, non ho ucciso Michele Della Malva”. Nelle cinque ore di interrogatorio davanti ai pubblici ministeri, Adilma Pereira Carneiro ha continuato a negare il suo coinvolgimento nella morte del suo secondo marito, deceduto nel dicembre 2011 a Mesero, in provincia di Milano. La brasiliana di 49 anni è già attualmente a processo per l’omicidio del compagno Fabio Ravasio, travolto lo scorso agosto da un’auto a Parabiago a seguito di quello che secondo l’accusa è stato un piano diabolico architettato da lei con l’aiuto di diversi complici.
“La mia assistita rigetta le accuse”, ha chiarito il suo avvocato. “È provata ma ha risposto a tutte le domande dando la sua versione. Che è sempre coerente: è innocente”. Riguardo all’omicidio di Della Malva, davanti al pubblico ministero Ciro Caramore, la “mantide di Parabiago” non si è soltanto dichiarata innocente, ma ha indicato Maurizio Massè quale autore del delitto – il quale a sua volte ha negato l’omicidio – ma non ha spiegato come suo marito sia stato ucciso e soprattutto come faccia a saperlo.
Massè è stato fermato sabato con l’accusa di omicidio in concorso con la donna brasiliana. La quarantanovenne non era presente mentre il coniuge moriva, ma per l’accusa era d’accordo con Massè per eliminarlo e spartirsi l’eredità. Per la procura i due avevano una relazione clandestina poi naufragata, dopo l’omicidio. Il litigio tra i due presunti amanti sarebbe nato proprio per la divisione dei soldi e dei preziosi orologi di Della Malva.