GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

"Qui il mio menù minimo ha vinto la sfida dell’asporto"

Maurizio Binaghi, titolare della Croce di Malta che gestisce con la moglie Cinzia racconta la sua esperienza: "Ho sempre lavorato anche durante la zona rossa"

Maurizio Binaghi e la moglie Cinzia Marmondi nel loro ristorante

Abbiategrasso (Milano), 10 febbraio 2021 - «Quando è stato chiuso tutto, la scorsa primavera, ho dovuto sospendere l’attività. Ma dopo tre giorni che guardavo le giornate passare dalla finestra della mia abitazione in corso Italia mi sono detto che dovevo fare qualcosa. Così, leggendo di alcuni che a Milano avevano ripreso comunque a cucinare, consegnando il cibo a casa dei clienti, mi sono detto che avrei potuto provarci anch’io, anche se Abbiategrasso non è certo Milano». «Così - racconta Maurizio Binaghi della trattoria Croce di Malta - ho pensato a un menù minimo, un primo e un secondo. L’ho messo sul sito e mi sono seduto accanto al telefono. Al secondo giorno è arrivata la prima ordinazione. Ne sono seguite tantissime. I due piatti sono diventati quattro, poi un menù completo da asporto. Praticamente ho lavorato in tutto questo periodo di zone rosse e arancione, in particolare continuando a servire i nostri clienti di sempre. E ancora oggi, nonostante siamo aperti a mezzogiorno, molti continuano a chiederci l’asporto. Un asporto di qualità, com’è nella nostra tradizione».

La testimonianza di come si può reagire ai momenti di difficoltà arriva da un locale tipico della città, il Croce di Malta appunto, a due passi dal Castello, gestito da Maurizio Binaghi e dalla moglie Cinzia Marmondi, con sei dipendenti. Binaghi è da trent’anni nel mondo della ristorazione. Due, sin qui, le sfide affrontate e vinte. La prima a Morimondo. «Gestivo una gastronomia a Buccinasco - dice - quando Maurizio Spelta, allora sindaco di Morimondo, in occasione di un evento realizzato in quel paese, mi aveva parlato di una opportunità invogliandomi ad acquistare un vecchio immobile, nel centro. L’ho preso, sistemato, è diventato La Commenda, e l’ho gestito per 13 anni. Erano anni diversi: allora in Abbazia c’erano numerosi matrimoni e molte coppie poi facevano il ricevimento nuziale da noi. Ci sono passati numerosi personaggi. Il maestro Muti, ad esempio, quando era a Milano per dei concerti veniva sempre da noi». «Ogni cosa, però, ha un inizio e una fine. Quando non avevo più stimoli per migliorare ho lasciato Morimondo e, nel 2015, sono approdato ad Abbiategrasso, dove ho avuto parecchie soddisfazioni». «La Croce di Malta era una vecchia trattoria, un luogo piccolo che abbiamo allargato acquistando dei locali a fianco, la vecchia sede della Dc abbiatense. Un luogo piccolo. Pensavo che l’impegno sarebbe stato ridotto. Invece...». La trattoria può ospitare 80 persone, ridotte ora a 40 a causa delle restrizioni. La nostra è sempre stata una cucina attenta alla tradizione, curata, ben presentata. Il nostro piatto forte è il risotto allo zafferano con l’ossobuco. In menù abbiamo anche piatti di pesce e creazioni culinarie pensate in base ai ritmi della stagione».