Un episodio controverso e doloroso ha acceso il dibattito pubblico a Busto Garolfo, dove una madre ha denunciato l’ostracismo che avrebbe subìto dal figlio in una fotografia scolastica. A denunciare l’accaduto è stata proprio la donna in un video su TikTok postato anche su Facebook, che ha raccolto ampio clamore e sollevato diverse polemiche. Nel video la mamma, visibilmente commossa, racconta di uno scatto che ritrarrebbe il figlio, con tratti di autismo, isolato in un angolo, con il resto dei compagni riuniti in primo piano. La fotografia della classe, una seconda elementare, è stata poi condivisa nei gruppi WhatsApp dei genitori: era stata scattata per salutare un bambino in partenza dalla scuola, lo stesso che in passato avrebbe bullizzato il piccolo escluso secondo la donna. Secondo la mamma, il figlio si sarebbe inizialmente rifiutato di partecipare alla foto per via della tensione con l’altro bambino. "Quella foto è inaccettabile", ha dichiarato l’assessore all’Istruzione Stefano Carnevali, che ha aggiunto: "Siamo vicini alla famiglia e abbiamo chiesto alla scuola una relazione dettagliata sull’accaduto. Confidiamo nella professionalità della dirigenza scolastica e nell’impegno per garantire che il bambino possa presto ritrovare serenità".
Sul caso è intervenuta anche la scuola, con la dirigente scolastica che ha sottolineato che i genitori, pur esprimendo oggi critiche, hanno sempre trovato supporto da parte del team docente e dello staff dirigenziale, quando hanno segnalato problematiche riguardanti il proprio bambino. In questo caso specifico, spiega, l’intervento era stato tempestivo, contattando il padre del bambino nelle prime ore di venerdì. La scuola, ha sottolineato la dirigente, ha assunto il proprio ruolo di garante dei processi formativi all’interno del plesso. È stata anche proposta e offerta la possibilità di concordare degli incontri tra le insegnanti della classe e lo specialista privato, che segue il bambino. Inoltre, la scuola ha proposto l’attivazione immediata di un percorso di osservazione e monitoraggio a cura della pedagogista comunale.
Ch. So.