REDAZIONE LEGNANO

Mobilità dolce e Zone 30, è tempo di pensare al bike sharing

Il Piano del Pgtu suggerisce l'implementazione di un servizio di bike sharing diffuso per favorire la mobilità dolce e l'intermodalità con il trasporto pubblico, in linea con l'attuazione delle Zone 30. Spetta all'Amministrazione valutare come procedere.

Il Piano del Pgtu suggerisce l'implementazione di un servizio di bike sharing diffuso per favorire la mobilità dolce e l'intermodalità con il trasporto pubblico, in linea con l'attuazione delle Zone 30. Spetta all'Amministrazione valutare come procedere.

Il Piano del Pgtu suggerisce l'implementazione di un servizio di bike sharing diffuso per favorire la mobilità dolce e l'intermodalità con il trasporto pubblico, in linea con l'attuazione delle Zone 30. Spetta all'Amministrazione valutare come procedere.

Si punta alla mobilità dolce e alle Zone 30? Allora è arrivato il momento di pensare a un servizio di bike sharing diffuso. Anche il Pgtu consiglia una svolta in questa direzione. "Il Piano, con la progressiva realizzazione degli interventi proposti e con l’attuazione delle Zone 30 diffuse – spiega il documento – propone di attivare anche in sinergia con i Comuni contermini sistemi di mobilità condivisa ed ecocompatibile come bike sharing e car sharing che devono essere pensati in sinergia e a integrazione del trasporto pubblico".

L’obiettivo consiste nel favorire l’intermodalità fra le diverse tipologie di spostamento, in particolare fra la componente attiva e il trasporto pubblico: il piano si sofferma poi sulle tipologie oggi utilizzate, i servizi di bike sharing con stalli fissi e quelli free floating, che consentono prelievi e riconsegne liberi in qualunque punto del territorio o all’interno di una specifica area dello stesso ma senza una preferenza. Ora sarà o l’Amministrazione comunale a valutare se e come tradurre in pratica il consiglio".

P.G.