Morimondo (Milano), 15 novembre 2024 – Qualche mese fa c’era stata una falsa partenza, tanto che in aprile tutto sembrava ormai pronto per l’abbattimento della torre dell’acquedotto che, pur senza particolari pregi architettonici, era diventata col tempo un elemento dello skyline del territorio immediatamente riconoscibile e dunque caro ai residenti: la prossima settimana, a partire da lunedì, l’operazione a lungo ritardata prenderà infine il via e il già citato skyline del territorio di Morimondo muterà definitivamente, con buona pace di chi mostra già un po’ di nostalgia.
Il progetto
L’amministrazione comunale e Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico della Città metropolitana di Milano, provvederanno infatti alla demolizione del serbatoio di via Comolli, dove verrà successivamente realizzato un nuovo impianto per il trattamento delle acque. I lavori dureranno all’incirca un mese e mezzo. Dimenticata la poesia dello skyline a qualcuno caro, le operazioni di smantellamento della torre, alta circa 35 metri, saranno portate a termine secondo una metodologia all’avanguardia, che prevede l’impiego di un’autogru dotata di un braccio estensibile di 40 metri, che sarà impiegata per sollevare una alla volta le parti della torre, “tagliate“ con una tecnica innovativa, che ha il vantaggio di limitare al massimo la dispersione delle polveri.
Il piano di recupero
Le porzioni della struttura della torre saranno infine rimosse pezzo per pezzo con macchinari a lama diamantata (l’operazione è detta svaro) e poi agganciate alla gru, che le sposta a terra, dove saranno frantumate e infine smaltite negli appositi siti di stoccaggio. Dopo la rimozione della muratura esterna del serbatoio, i tagli procederanno dall’alto verso il basso, dal serbatoio ai pilastri. Al posto della torre sarà realizzato un impianto dotato di un sistema di filtrazione delle acque estratte dal pozzo, attraverso un letto di carbone attivo completamente di origine naturale e un nuovo locale tecnologico per la gestione e il controllo dell’impianto stesso anche a distanza: un impianto certo più all’avanguardia e utile, ma sicuramente meno scenografico rispetto alla torre. Per la demolizione Gruppo Cap ha investito circa 350mila euro, mentre con altri 200mila verrà realizzato il nuovo impianto.