GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Incidente fatale a Vasto, muore un giovane chef di Abbiategrasso

Armando Gaspari tra qualche settimana avrebbe compiuto 32 anni. È morto nell’abitacolo della sua autovettura, uscita di strada dopo un violento impatto frontale

L'incidente è avvenuto lunedì pomeriggio nei pressi di Vasto

Abbiategrasso (MIlano), 4 settembre 2019 - Armando Gaspari era nato ad Abbiategrasso nel 1987 e tra qualche settimana avrebbe compiuto 32 anni. È morto lunedì pomeriggio nell’abitacolo della sua autovettura, uscita di strada dopo un violento impatto frontale con una cisterna lungo la statale 16 a Vasto, in zona Paglarelli, dopo una rotatoria. Era al volante di una Hyundai quando, per motivi ancora da accertare, ha invaso la corsia opposta finendo contro il mezzo pesante.​ L'autotrasportatore ha cercato di schivare l’auto, ma l’impatto è stato inevitabile. La Hyundai è finita in una scarpata, ribaltandosi e uccidendo l’uomo. Non è da escludere, dalle prime indagini svolte della polizia stradale, che la vittima abbia perso il controllo della macchina a causa di un malore.

Armando Gaspari era nato in città e, dopo le scuole medie, ha frequentato dei corsi alla scuola alberghiera di Piacenza. Aveva ottenuto così il diploma di cuoco. Aveva poi trovato lavoro in Abruzzo, nelle cucine di diversi locali, e lì si era trasferito, mentre i suoi parenti abitano ancora in città e a Milano. Il padre ha gestito ad Abbiategrasso la pizzeria Portobello e la Ca’ di Biss, altro noto locale cittadino. Poi si è trasferito a Vigevano, dove abita tutt’ora. A febbraio dello scorso anno Armando si era unito civilmente alla sua compagna, una trentenne abruzzese, dalla quale ha avuto una figlia. I funerali avranno luogo domani mattina a Vasto «nella chiesa dove avremmo desiderato sposarci ad anno nuovo» – ha scritto la sua compagna sui social. Appena trasferitosi in Abruzzo, Armando Gaspari era stato sfortunato protagonista di un altro grave incidente. Mentre si stava recando al lavoro alla guida di una Fiat Punto perse il controllo della vettura schiantandosi contro un palo dell’energia elettrica.

Nello schianto riportò un grave trauma cranico tanto che fu necessario il suo trasferimento all’ospedale di Bologna, dove rimase in stato di coma farmacologico per circa tre mesi. Riuscì a riprendersi e a tornate alla sua vita di sempre e al suo lavoro. Armando viveva felice con la sua compagna Cristina e la figlia piccola. Aveva un posto di lavoro sicuro come aiuto cuoco in una struttura alberghiera della riviera abruzzese. Verrà seppellito a Borrello, paese natale del padre, in provincia di Chieti.