Gli studenti delle classi prime del corso di grafica dell’istituto Marcora ieri non hanno seguito le lezioni. Hanno proclamato una giornata di sciopero per evidenziare i problemi armai atavici di questa scuola, ovvero l’umidità che penetra dai soffitti, la muffa che si accumula sui muri, la scarsa temperatura nelle aule. Nei giorni scorsi si sono registrati anche dei distacchi di intonaco. "A questi problemi strutturali si aggiunge la carenza di docenti. A noi delle prime mancano i docenti di matematica, chimica, fisica ed italiano. Stiamo passando intere settimane senza fare nulla. Poi quando, verso la fine del quadrimestre, forse arriveranno i docenti saremo costretti a recuperare in fretta e furia ciò che non si è fatto in questi mesi e così chi non ce la fa a stare al passo con i programmi viene abbandonato a sé stesso" è l’amara constatazione di una studentessa della Prima B che ieri mattina, assieme ai suoi compagni di classe, ha preferito non recarsi in classe. "A causa dell’umidità – dice ancora la studentessa – lavorare in laboratorio è quasi impossibile. A noi di prima potrebbe anche non interessare più di tanto. Il problema è maggiore per i nostri compagni di terza, quarta e quinta che devono stare in laboratorio tante ore la settimana". Quello di ieri è stato quindi uno sciopero parziale, spontaneo, che ha interessato un gruppetto di classi, mentre gli altri studenti erano regolarmente in classe. Una presa di posizione più forte potrebbe concretizzarsi nei prossimi giorni. Questa mattina sono difatti in programma le elezioni dei nuovi rappresentanti di classe e di istituto (al mattino voteranno gli studenti, nel pomeriggio i genitori).
Già negli anni scorsi il Marcora è stato teatro di manifestazioni studentesche che evidenziavano i problemi strutturali degli edifici che da decenni ospitano aule e laboratori. Città Metropolitana era intervenuta nei momenti di maggior criticità con opere di pulizia delle canaline dello scarico dell’acqua piovana ma per risolvere gli annosi problemi della scuola servirebbero cospicui investimenti. Per la giornata di venerdì è stato proclamato uno sciopero a livello nazionale dalle organizzazioni sindacali. Per questo il preside Antonio Zito ha già comunicato a genitori e studenti che la normale attività didattica non potrà essere garantita e di conseguenza le lezioni potrebbero non svolgersi come da orario.
Giovanni Chiodini