CRISTIANO COMELLI
Cronaca

Nerviano, il bimbo non sarà seduto in mensa? Se non avvertite, il pasto lo pagate

I genitori devono annunciare in anticipo le assenze perché il cibo non vada buttato. Le famiglie contestano la novità, il personale rifiuta di controllare, la soluzione nel registro elettronico

Mensa scolastica

Nerviano (Milano) - In principio se ne occupò il personale Ata. Poi spuntò, d’un tratto, un mansionario e arrivò la conclusione: tra i compiti che dobbiamo svolgere, questo non ci rientra nemmeno per sbaglio. Ma se il personale arrivò a questa conclusione, l’esigenza di controllare presenze e assenze alla mensa scolastica, per la società Sodexo erogatrice dei pasti, rimaneva. E così ecco la soluzione all’inizio di quest’anno, con una lettera inviata ai genitori: “Carissimi, visto che abbiamo bisogno di sapere quanti pasti preparare, sarebbe cosa buona e giusta che ci comunicaste tra le 14.30 del giorno della loro assenza e le 9.30 del giorno successivo se i vostri figli non saranno in mensa a mangiare". A comunicazione mancata, pasto addebitato ancorché non consumato. Una soluzione che ai genitori, peraltro a loro avviso informati con un fulmine a ciel sereno, non è andata a genio. E neppure al Comune, tanto che la necessità di mettere a posto il discorso figura nei pensieri di maggioranza e opposizione, per una volta compatte.

«La nostra intenzione – ha spiegato l’assessore Laura Giuseppina Alfieri – è di avvalerci del registro scolastico elettronico". Che, notoriamente, è nelle mani degli insegnanti. Un primo traguardo ottenuto è stata la dilatazione del tempo per la comunicazione da parte dei genitori: dalle 9 alle 9.30. Ma il Consiglio nervianese ha detto chiaro e tondo che questo è solo un pannicello caldo. Di ben altro si ha bisogno per fare marciare a dovere comunicazione e servizio in cui non solo devono essere comunicate le assenze ma anche se i piccoli vogliano quel giorno nutrirsi di cibo in bianco. Insomma, si tratta di rimediare a una situazione che i genitori non vedono di buon grado.

«Come genitori di bambini che usano il servizio – spiega la consigliera di maggioranza Sara Tagliaferri – vorremmo chiarezza in quanto la scelta dell’orario limite per comunicare le assenze dei figli per la mensa risulta poco chiara". Sul fronte opposto del Consiglio, l’ex sindaco Massimo Cozzi (Lega): "I genitori hanno iscritto i figli a scuola ignari di questa novità e questo è un sistema che non li agevola". All’assessore Alfieri il compito di trovare la quadra. La strada maestra che il Comune intende intraprendere è affidare le assenze in mensa al registro elettronico di classe. "Ci sembra la soluzione più ragionevole – sostiene Alfieri – anche se alcuni insegnanti hanno affermato che questo compito non spetti loro. In definitiva "il discorso è al momento bloccato, ma contiamo di risolverlo quanto prima".