Nerviano (Milano) - In principio se ne occupò il personale Ata. Poi spuntò, d’un tratto, un mansionario e arrivò la conclusione: tra i compiti che dobbiamo svolgere, questo non ci rientra nemmeno per sbaglio. Ma se il personale arrivò a questa conclusione, l’esigenza di controllare presenze e assenze alla mensa scolastica, per la società Sodexo erogatrice dei pasti, rimaneva. E così ecco la soluzione all’inizio di quest’anno, con una lettera inviata ai genitori: “Carissimi, visto che abbiamo bisogno di sapere quanti pasti preparare, sarebbe cosa buona e giusta che ci comunicaste tra le 14.30 del giorno della loro assenza e le 9.30 del giorno successivo se i vostri figli non saranno in mensa a mangiare". A comunicazione mancata, pasto addebitato ancorché non consumato. Una soluzione che ai genitori, peraltro a loro avviso informati con un fulmine a ciel sereno, non è andata a genio. E neppure al Comune, tanto che la necessità di mettere a posto il discorso figura nei pensieri di maggioranza e opposizione, per una volta compatte.
«La nostra intenzione – ha spiegato l’assessore Laura Giuseppina Alfieri – è di avvalerci del registro scolastico elettronico". Che, notoriamente, è nelle mani degli insegnanti. Un primo traguardo ottenuto è stata la dilatazione del tempo per la comunicazione da parte dei genitori: dalle 9 alle 9.30. Ma il Consiglio nervianese ha detto chiaro e tondo che questo è solo un pannicello caldo. Di ben altro si ha bisogno per fare marciare a dovere comunicazione e servizio in cui non solo devono essere comunicate le assenze ma anche se i piccoli vogliano quel giorno nutrirsi di cibo in bianco. Insomma, si tratta di rimediare a una situazione che i genitori non vedono di buon grado.
«Come genitori di bambini che usano il servizio – spiega la consigliera di maggioranza Sara Tagliaferri – vorremmo chiarezza in quanto la scelta dell’orario limite per comunicare le assenze dei figli per la mensa risulta poco chiara". Sul fronte opposto del Consiglio, l’ex sindaco Massimo Cozzi (Lega): "I genitori hanno iscritto i figli a scuola ignari di questa novità e questo è un sistema che non li agevola". All’assessore Alfieri il compito di trovare la quadra. La strada maestra che il Comune intende intraprendere è affidare le assenze in mensa al registro elettronico di classe. "Ci sembra la soluzione più ragionevole – sostiene Alfieri – anche se alcuni insegnanti hanno affermato che questo compito non spetti loro. In definitiva "il discorso è al momento bloccato, ma contiamo di risolverlo quanto prima".