
La scuola materna di via dei Boschi
NERVIANO (Milano), 20 dicembre 2018 - I bambini rientrano nell’asilo di via dei Boschi dopo i lavori di completamento per la messa in sicurezza della struttura. Al fine di consentire questa sorta di trasloco per il rientro delle classi che erano state spostate altrove, l'asilo sospenderà le attività didattiche con due giorni di anticipo rispetto all'inizio delle vacanze natalizie. Contrariamente al calendario scolastico che prevede il termine delle lezioni previsto per venerdì 21 dicembre, la scuola dell'infanzia ha chiuso i battenti ieri. Una decisione, questa, che non è piaciuta alla minoranza. "Gente per Nerviano" ha contestato la decisione dell’amministrazione: «Oltre al danno anche la beffa! Così nella settimana che precede il Natale, periodo lavorativo già impegnativo per molti genitori poiché le aziende saranno in chiusura o per adempimenti da svolgere entro la fine dell'anno, molti genitori si troveranno in difficoltà a gestire lavoro e figli. La questione è stata trattata con leggerezza dall'inizio, da quando i lavori sarebbero dovuti essere eseguiti nel periodo estivo. Non sarebbe stato più semplice terminare le attività come da calendario scolastico venerdì 21 dicembre e sfruttare il periodo di vacanze natalizie per far impacchettare il materiale e traslocarlo da parte di incaricati del comune?».
Le attività di trasloco coinvolgeranno anche i plessi di S.Ilario, infanzia e primaria, che hanno ospitato alcune classi dei bambini di via Dei Boschi, incidendo quindi sulle attività per loro sulla carta regolari. «La questione è stata trattata con leggerezza dall'inizio, da quando i lavori sarebbero dovuti essere eseguiti nel periodo estivo. Ora creano un nuovo disagio ai genitori Nervianesi» spiega gente per Nerviano che poi prosegue: «Leggerezza che ha riguardato anche il ritardo nell'attivazione di un servizio di trasporto di andata e ritorno due volte al giorno da e per S. Ilario. Allo stesso modo se si fosse messa mano ai bagni dell'ex scuola primaria di via Boschi, trasformando in pochi giorni i bagni sostituendo le turche con wc, i bambini sarebbero potuti rimanere in zona. A conti fatti sarebbe costato meno rispetto al servizio di trasporto. Speriamo che quanto accaduto sia servito da lezione e che in futuro si evitino di ignorare le richieste dei genitori e di insegnanti».