Nuova rissa bloccata sul nascere

Apertura del Luna park a Legnano: tensione tra bande di giovani del circondario, ma intervento tempestivo delle forze dell'ordine evita scontri.

Nuova rissa bloccata sul nascere

Apertura del Luna park a Legnano: tensione tra bande di giovani del circondario, ma intervento tempestivo delle forze dell'ordine evita scontri.

Ci hanno provato anche questa volta, ma le loro intenzioni sono state bloccate sul nascere dalle forze dell’ordine che, dopo gli episodi degli scorsi anni, si aspettavano un nuovo scontro: come previsto ormai da settimane, l’apertura del Luna park di piazza Primo Maggio ha alzato nuovamente il livello d’allerta a proposito dei potenziali scontri tra bande di giovani provenienti dai comuni del circondario. In particolare era il possibile strascico della rissa scoppiata lo scorso anno proprio nella zona del Luna park a giustificare un piano di contenimento e intervento mirato che, già sabato scorso in occasione della giornata inaugurale, è stato immediatamente messo alla prova. Quando erano circa le 21.20, è stato bloccato sul nascere un possibile contatto tra gruppi avversi, quello proveniente dai comuni del circondario, a partire da Busto Arsizio e Gallarate ma anche Rescaldina e Cerro Maggiore, e "quelli del Tosi", inteso come Largo Tosi a Legnano, luogio di ritrovo prescelto da alcune compagnie di ragazzi. Poco dopo le 21, un gruppo molto numeroso di ragazzi, composto da una cinquantina di unità, si è improvvisamente aggregato quasi avesse risposto a un segnale e si è mosso verso via San Vittore, il luogo al di fuori dei confini del Luna park che lo scorso anno era stato al centro degli scontri.

La mossa improvvisa è stata però subito notata dalle forze dell’ordine e sono stati i carabinieri, collocati proprio con una pattuglia a monitorare questa zona, a bloccare il gruppo. Fatta retromarcia, i ragazzi si sono trovati di fronte degli agenti di polizia, come il piano precedentemente predisposto aveva programmato. Qui i ragazzi sono stati controllati dagli agenti ed è emerso che numerosi avevano preso parte proprio ai disordini del 2023.

Paolo Girotti